Bayesian, riprendono le operazioni di recupero

Riprese oggi le operazioni di recupero del superyacht Bayesian, affondato a Porticello, nel Palermitano, lo scorso agosto.
Le attività erano state sospese dopo la morte del sub olandese, deceduto proprio durante un intervento tecnico in profondità. Dopo l’autopsia, conclusasi ieri sera, la magistratura ha dato il via libera alla ripresa delle operazioni, ritenendo di avere svolto tutti gli atti irripetibili e di avere messo a disposizione tutti gli elementi necessari per questa fase dell’inchiesta.
«La tragedia della scorsa settimana – ha fatto sapere il direttore della società incaricata della supervisione del progetto – ha colpito tutti i soggetti coinvolti. Tuttavia, il team resta impegnato nel completare l’operazione».
Intanto il New York Times ha rivelato i risultati dell’inchiesta della procura sull’affondamento del Bayesian.
Secondo quanto riportato, a far affondare il superyacht sarebbe stato un mix di difetti strutturali e un errore dell’equipaggio.

Il difetto strutturale principale sarebbe stato l’imponente albero maestro, rivelatosi troppo alto e, di conseguenza, potenziale causa di ribaltamento del Bayesian, soprattutto dopo una raffica di vento estrema come quella verificatasi la notte del 19 agosto.
Secondo il New York Times, però, tra le cause ci sarebbe anche un errore umano.

Il membro dell’equipaggio di guardia, infatti, avrebbe perso tempo a filmare la tempesta con il telefono per pubblicarla sul proprio profilo social e non avrebbe avvisato tempestivamente il capitano, che stava dormendo. Quando lo avrebbe svegliato, era ormai troppo tardi: lo yacht stava già affondando e non sarebbe stato possibile salvare tutte le persone a bordo.