Sono 147 i Comuni siciliani che non hanno approvato il Bilancio di previsione 2024-2026 e che la Regione Sicilia ha adesso commissariato.
A firmare i provvedimenti di nomina dei commissari è stato l’assessore delle Autonomie Locali, Andrea Messina.
I commissari, in pratica, provvederanno e a far adottare lo strumento di programmazione economica. Insomma, un intervento sostitutivo della Regione che risulta essere necessario e obbligatorio.
Tra i Comuni risulta anche Trapani, che però ha approvato il Bilancio di previsione 2024-2026 proprio qualche giorno fa durante l’ultima seduta del Consiglio comunale.
In teoria, dunque, Trapani non rientrerebbe tra i Comuni commissariati come, invece, ha fatto sapere la Regione Siciliana. La Giunta Tranchida però non ci sta e l’assessore al bilancio Alberto Mazzeo ha replicato alla scelta del Governo Regionale.
«Appare farneticante la decisione maldestra dell’assessorato regionale alle autonomie locali e della funzione pubblica che indica fra gli enti locali commissariati il Comune di Trapani – ha detto Mazzeo -. Ancora più scellerata appare tale distrazione in quanto al Commissario è dovuto una indennità di carica, nonché il rimborso delle spese di trasferta, che dovrebbero gravare illegittimamente sulle tasche dei cittadini Trapanesi. Ci auguriamo che l’Assessorato rendendosi conto della svista, totalmente errata, revochi in autotutela tempestivamente la nomina commissariale.
Sotto altro profilo risultano privi di pregio le esternazioni dei Consiglieri di opposizione, che da un lato chiedono a gran voce l’approvazione degli strumenti finanziari al fine di assicurare i servizi essenziali ai cittadini e dall’altro votano contro al bilancio pluriennale corrente o viceversa abbandonano l’aula fuggendo da qualsivoglia confronto politico. L’unica attività che costoro hanno posto in essere è la presentazione di alcuni emendamenti al documento unico di programmazione, togliendo risorse finanziare alla processione dei Misteri di Trapani per rimpinguare stanziamenti che già erano provvisti di somme adeguate e sufficienti ad espletare i servizi manutentivi.
Paradossalmente gli stessi alla luce della bocciatura di tali pretestuosi emendamenti da parte dell’aula consiliare, si astengono sul DUP che guarda alla filosofia dell’azione politica di governo ed invece i superstiti in aula votano contro il bilancio. In pratica votando contro i servizi essenziali ai cittadini, contro i servizi sociali, contro le assunzioni programmate del
personale, contro la stabilizzazione dei precari, contro tutta la progettualità per centinaia di milioni di finanziamenti.
A noi tali atteggiamenti non sorprendono più. Costoro debbono per forza di cosa gridare al lupo al lupo, scegliendo successivamente la politica del non fare. Sarebbe più onesto che si chiedessero, cosa abbiano proposto alla Amministrazione Comunale in termini di iniziative che siano meritevoli di accoglimento. Noi lo sappiamo bene quello che hanno fatto, nulla, se non fare interventi che niente di nuovo aggiungono al dibattito consiliare. Soltanto mentendo i Consiglieri di opposizione possono sostenere una versione diversa da quella reale».
Chiara Conticello