Dopo il giorno della “liberazione fiscale” – simbolicamente fissato al 7 giugno – per i contribuenti italiani arriva il conto. Lunedì 17 giugno è in programma il primo maxi-appuntamento con il Fisco: ben 42,3 miliardi di euro da versare.
Il peso delle tasse di giugno
La scadenza riguarda diverse imposte: Irpef, Iva, Imu e i contributi previdenziali. Secondo un’elaborazione del Centro studi della Cgia di Mestre, si tratta del versamento più oneroso dell’anno.
A pagare la parte più consistente saranno ancora una volta le imprese, che si faranno carico di oltre l’80% dell’importo totale. Solo per le ritenute Irpef sui dipendenti e l’Iva, si parla di oltre 27 miliardi di euro.
Ma il totale reale è anche più alto, perché nella stima non sono inclusi i contributi a carico di imprenditori e lavoratori autonomi.
Le prossime scadenze fiscali
E non è finita qui. Il mese di giugno si chiuderà con un’altra scadenza pesante: il 30 giugno sono in arrivo altri 17 miliardi.
Non a caso, giugno insieme a novembre è considerato uno dei mesi “da bollino rosso” per le tasse in Italia.
L’Italia tra i Paesi con la pressione fiscale più alta
Secondo i dati ufficiali, l’Italia ha una pressione fiscale pari al 42,6% del Pil, tra le più alte in Europa. A pesare maggiormente sono le imposte sul lavoro e quelle indirette, come l’Iva.
Evasione fiscale: il Sud maglia nera
Nel frattempo, lo Stato cerca di recuperare risorse. Nel 2024 l’Agenzia delle Entrate ha incassato 33 miliardi di euro grazie alla lotta all’evasione fiscale.
Ma il fenomeno resta diffuso, soprattutto nel Mezzogiorno. Le regioni con il tasso di evasione più alto in percentuale sono Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. In valore assoluto, però, è la Lombardia a guidare la classifica, semplicemente perché è la regione con il maggior volume d’affari.
Il futuro del Fisco: tra digitalizzazione e semplificazione
Il Fisco sta accelerando sul fronte della digitalizzazione, con l’obiettivo di semplificare le procedure e ridurre gli adempimenti.
Ma per imprese e lavoratori autonomi, il vero nodo resta il peso complessivo delle imposte e il problema cronico della liquidità, soprattutto nei mesi con più scadenze concentrate.