di Mario Torrente
Come tradizione, questo pomeriggio a Marettimo nel giorno di ferragosto si è tenuta la processione della Madonna del Rotolo. Si tratta di una piccola statua che viene custodita nella cappella del Rotolo, appena fuori il centro abitato lungo la strada che porta al cimitero. Poco più di 500 metri dal piccolo paese che dal primo di agosto vengono percorso dai fedeli in preghiera per la quindicina. Il 15 di agosto la statua della Vergine viene quindi portata in processione dalla Cappella del Rotolo fino allo scalo nuovo e da qui imbarcata sul “Falco” per essere portata in mare, accompagnata da un corteo di barche che salutano l’immagine religiosa con il suono delle sirene. Davvero un momento molto suggestivo e carico di fede e tradizione, molto sentito nella comunità marettimara. Il “Falco” è una tra le più antiche barche dell’isola, l’ultima “varca longa” rimasta con i tipici colori giallo, rosso e bianco.
La processione in mare, accompagnata dalle barche dell’isola, si dirige verso punta Basano e quindi verso la cappella del Rotolo per poi mettere le prue in direzione del Castello di Punta Troia e poi rientrare alle condizioni meteo. E le condizioni meteo di oggi, con il mare calmo, hanno permesso alla processione in mare di fare il giro davanti al centro abitato di Marettimo.
La ricorrenza è molto sentita nella comunità marettimara e porta indietro nel tempo ad uno dei tanti racconti dell’isola, quello della Cappella del Rotolo. Ed ancora oggi, affianco alla cappella, si vede il grosso masso che ha dato il nome alla zona, il “Rotolo” per l’appunto”. Si racconta che questo grosso masso sia venuto giù dalla montagna, rotolando fino al ciglio della strada e fermandosi giusto in tempo prima di piombare sulla scogliera sottostante, dove si trovava un pescatore che sarebbe rimasto schiacciato dal masso se non si fosse fermato sul ciglio della strada. L’uomo, in segno di ringraziamento, fece costruire la cappella, che sarebbe stata eretta nel 1922.
Ma c’è un’altra storia che viene raccontata nell’isola sulle origini di questa cappella. In questa zona venne infatti trovata una statua della Madonna di Trapani. In segno di devozione venne costruita una piccola edicola votiva, ma non nell’esatto punto dove venne trovata l’immagine della Vergine. Ma terminati i lavori, senza che la Madonna fosse ancora stata posizionata al suo interno, un grosso masso rotolò dalla montagna, distruggendo la costruzione. Un episodio che venne letto come un segnale. Da qui la decisione di ricostruire la cappella nell’esatto punto dove venne trovata la statua. Dove oggi è custodita la Madonna del Rotolo. Un posto che merita di essere visitato. Fermandosi per un po’ davanti la panchina in pietra quasi a strapiombo sul mare. Dove il tempo sembra davvero essersi fermato. In un eterno momento di quiete e pace scandito solo dal suono della risacca e dal soffiare del vento. Ora di qua, ora di là dal grande masso che domina la costa di levante della più lontana delle Egadi.