Si dice pronto e determinato a questa nuova sfida
Tutto pronto per la sesta edizione dell’IRonman Italy Emilia Romagna a Cervia, unica tappa italiana del circuito americano di triathlon di lunga distanza. Previsti circa un centinaio di atleti provenienti da tutto il mondo: ci sarà anche il trapanese Leandro Sugameli che si dice pronto e determinato alla nuova sfida. «Mi preparo ad affrontare uno dei più grandi desideri e sfide della mia vita: l’Ironman 70.3 di Cervia», afferma. «Questo rappresenta non solo un incremento nella distanza rispetto alla precedente olimpica, ma anche l’amplificazione della mia dedizione, impegno e passione per questo sport straordinario».
«La mia preparazione ha un sapore di viaggio – prosegue Sugameli -, con i chilometri percorsi lungo il lago di Lugano, dove ogni alba diveniva un nuovo inizio. Poi, la splendida costa etrusca in Toscana e i circuiti mozzafiato dell’isola d’Elba, dove ogni pedalata raccontava una storia. A Madrid, la Sierra mi ha messo alla prova con le sue asperità, mentre in Sicilia, il mare cristallino era il mio alleato e le salite, vere e proprie sfide per le mie gambe. La voglia di far bene brucia dentro di me. Ogni paesaggio, ogni salita, ogni alba o tramonto durante gli allenamenti ha contribuito a costruire questa determinazione. Ma non sono stato solo in questo viaggio: un ringraziamento speciale – sottolinea – va ai miei compagni del tri team Ticino, che con il loro supporto e amicizia hanno reso ogni fatica un momento indimenticabile». «E non posso dimenticarmi della colonna portante della mia vita: mia moglie. Con il suo sostegno incondizionato, le parole d’incoraggiamento e l’amore costante, è stata la mia roccia, la mia fonte d’ispirazione in ogni momento, sia nei giorni luminosi che in quelli più oscuri».
Domenica 17, a chiudere l’evento, si svolgerà l’IRonman 7.03 a distanze dimezzate e il triathlon sulla distanza olimpica 1,5-40-10 km. «So che domenica non sarà facile. Ma, ogni volta che penserò ai momenti difficili, ai crampi, alla stanchezza o alle sfide che potrebbero presentarsi, mi ricorderò di tutte le ore trascorse ad allenarmi, dei luoghi che hanno ospitato il mio sudore e della passione che mi ha portato fino a qui. L’IRoman 70.3 di Cervia non è solo una gara. È il culmine di un viaggio, una celebrazione di tutto ciò che ho fatto e di ciò che sono diventato. E, indipendentemente dal risultato, so che attraversando quella linea del traguardo, avrò già vinto