Alle prime ore dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Marsala, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Marsala, nei confronti di tre giovani marsalesi, accusati di lesioni aggravate. In manette sono finiti Salvatore Crimi, 18 anni, già detenuto in carcere per fatti analoghi, Samuele Maggio Samuele, 19 anni e Salvatore Di Dia, 23 anni, tutti già con precedenti di polizia. Un quarto ragazzo, già identificato, è sfuggito alla cattura ed è ricercato. Il provvedimento scaturisce dalle indagini svolte dai militari dell’Arma e della Polizia di Stato, un lavoro portato avanti in stretta sinergia, per il contrasto ai fenomeni di delinquenza e violenza gratuita che sempre più si verificano durante le serate della movida marsalese, come l’aggressione a sfondo razziale avvenuta la scorsa estate che ha portato all’arresto di tre persone sempre grazie all’operato di Carabinieri e Polizia di Stato. Gli arresti di stamani fanno seguito ad un episodio avvenuto nell’ultimo fine settimana del mese scorso, nei pressi di Porta Garibaldi. Ad essere presi di mira due giovani stranieri ai quali è corso in aiuto un agente di Polizia libero dal servizio. Il branco, colto di sorpresa dall’intervento del poliziotto, si è disperso (come si vede nella foto di copertina estrapolata dal filmato delle telecamere di sicurezza) e ciò ha permesso la fuga ai due stranieri che hanno potuto fare ricorso alle cure dei sanitari. Tuttavia, pochi minuti dopo, il gruppo di aggressori si è ricomposto, questa volta rivolgendo la sua furia contro l’agente di polizia che, dopo essere stato accerchiato e bloccato, veniva aggredito ripetutamente con un coltello serramanico, calci e pugni da circa dieci ragazzi. Il pronto intervento dei Carabinieri, sopraggiunti in zona, ha fermato l’azione violenta del branco impedendo ulteriori e più gravi conseguenze per il poliziotto che ha riportato diversi traumi in tutto il corpo e due ferite da taglio all’addome e alla coscia. Gli accertamenti dei carabinieri hanno permesso di identificare, oltre ai quattro raggiunti dall’odierno provvedimento, anche un quinto soggetto che, per la sua minore età, è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo. Altri elementi sono ancora al vaglio degli investigatori per individuare i restanti componenti del branco.