Trapani tra le città meno care d’Italia

Trapani si piazza tra le città meno care d’Italia. È quanto emerge dalla nuova classifica stilata dall’Unione Nazionale Consumatori, sulla base dei dati Istat relativi all’inflazione di aprile 2025. Con un’inflazione annua dell’1,1%, il rincaro per le famiglie trapanesi si traduce in appena 255 euro in più in un anno: una cifra che la colloca al quarto posto nazionale tra le città più economiche, dopo Catanzaro- la città italiana meno cara-, Sassari e Parma.

Un dato confortante, che però non rispecchia l’andamento complessivo delle altre città siciliane. Se Trapani tiene, Siracusa si colloca invece tra le città più care del Paese, al quinto posto assoluto. Qui l’inflazione ha raggiunto il +3%, con un impatto sul portafoglio pari a 695 euro annui per famiglia. Il primato della città più cara di Italia va però a Bolzano, seguita da Imperia e Como.

A livello regionale, la Sicilia si mantiene in una posizione intermedia, ma comunque significativa: con un’inflazione che si attesta mediamente tra l’1,8% e il 2%, l’Isola risente del peso di alcune province particolarmente colpite dai rincari, nonostante le buone performance di realtà come Trapani. A metà posizione Palermo e Catania, al 55mo e 62mo posto, con una spesa annua a famiglia rispettivamente di 402 euro i e 355 euro a famiglia.

Le regioni più “salate” sono il Trentino-Alto Adige, che guida la classifica con un’inflazione del +2,2% e un aggravio medio di 680 euro, seguito da Liguria e Veneto. All’opposto, il Molise si conferma la regione più risparmiosa con soli 307 euro di aumento su base annua, seguito da Sardegna e Calabria.

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