La soddisfazione di Musumeci che annuncia il credito d’imposta per le imprese che si insedieranno

Sono due le Zone economiche speciali individuate dalla Regione e approvate dal ministero per il Sud Provenzano con decreto: quella della Sicilia occidentale che ha avuto assegnato il 35 per cento della superficie Zes e quella della Sicilia orientale a cui è stato assegnato il 65 per cento. Tra le Zes della Sicilia occidentale ne ricadono alcune in provincia di Trapani: Calatafimi, Custonaci, Gibellina, Marsala, l’aeroporto di Birgi, Mazara del Vallo, Salemi, Trapani (con il porto, il retro-porto, l’agglomerato industriale e l’area logistica). «L’approvazione delle Zone economiche speciali siciliane – ha sottolineato l’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano – rappresenta certamente un momento di svolta per l’economia e il mondo produttivo siciliano. Con le Zes la Sicilia ha uno strumento in più per superare l’attuale momento di crisi determinato dalla pandemia da Coronavirus, ma anche i ritardi nello sviluppo che questa terra ha accumulato con anni di approssimazione e assenza di strategie». Il Presidente della Regione, Nello Musumeci, ha espresso soddisfazione per «l’attesa firma a Roma del decreto» e annuncia il passaggio alla fase operativa che dovrà rendere concreta questa straordinaria opportunità per le imprese che ricadono nel territorio delimitato. Musumeci ha annunciato che nei prossimi giorni, sarà presentato un disegno di legge di iniziativa governativa per concedere il credito d’imposta aggiuntivo a chi verrà a investire nelle due Zes. La Regione Siciliana definirà con il ministero per il Sud un crono-programma affinché si possa passare dalla pianificazione alla attività di sostegno. I benefici economici delle Zes sono previsti dal decreto legge Mezzogiorno n. 91/2017 e vedono notevoli incentivi fiscali più credito d’imposta per gli investimenti fino a 50 milioni di euro e un consistente regime di semplificazioni che saranno stabilite da appositi protocolli e convenzioni e che comunque prevedono anche l’accelerazione dei tempi procedimentali per garantire l’accesso agli interventi di urbanizzazione primaria (gas, energia elettrica, strade, idrico) alle imprese insediate nelle aree interessate.