Tranchida rompe col PD e attacca Safina: si infiamma lo scenario politico trapanese

Nuovo terremoto politico nel panorama trapanese. Il sindaco Giacomo Tranchida ha preso pubblicamente le distanze dal Partito Democratico, suo storico riferimento, con un messaggio che ormai circola apertamente tra gli ambienti politici locali. Un intervento dai toni netti, in cui non risparmia critiche nemmeno al deputato regionale Dario Safina, esponente di punta del PD trapanese.

La rottura arriva in un clima già teso, alimentato dalle recenti elezioni per la guida della Provincia regionale (oggi Libero Consorzio). Tranchida non ha mai nascosto le proprie perplessità sulla candidatura e l’elezione del nuovo presidente Salvatore Quinci, sindaco di Mazara del Vallo, con cui i rapporti sono tutt’altro che idilliaci.

Le tensioni sembrano però andare oltre il piano istituzionale, intrecciandosi con lotte interne e tentativi di riassestamento della maggioranza a Palazzo d’Alì, sede del Comune di Trapani.

Il clima politico in città si fa incandescente. Sullo sfondo della frattura con il PD, infatti, c’è il delicato equilibrio della coalizione che sostiene Tranchida, già messo a dura prova da fibrillazioni interne e voci su possibili smottamenti nei gruppi consiliari.

Il messaggio del primo cittadino – che secondo fonti attendibili sarebbe destinato a segnare un cambio di rotta politico – potrebbe preludere a nuove alleanze o a una fase di autonomia amministrativa.
La frattura con Safina e il gelo con Quinci aprono una fase di instabilità che potrebbe avere ripercussioni su più livelli: dal governo cittadino fino agli equilibri del centrosinistra provinciale. Intanto, la città resta a guardare, mentre i movimenti politici si organizzano in vista delle future scadenze amministrative.