Porto Empedocle si prepara ad accogliere un nuovo centro di trattenimento per migranti, che si aggiunge all’hotspot inaugurato all’inizio dell’anno. La struttura, con una capienza di 70 posti, avrà un ruolo fondamentale nelle procedure di rimpatrio accelerate, seguendo le direttive del governo italiano contenute nel decreto legge Cutro.
L’apertura del centro è stata ufficialmente decisa dal Ministero dell’Interno a fine luglio, in risposta all’esigenza di gestire un flusso migratorio crescente. Nel contesto della situazione attuale, l’hotspot già operativo, che può ospitare fino a 280 migranti, si è rivelato insufficiente. La nuova struttura si colloca quindi come un tassello importante nella strategia del governo per affrontare le migrazioni, in particolare per quanto riguarda il rimpatrio verso i Paesi terzi ritenuti “sicuri”.
La decisione di aprire il nuovo centro arriva in un momento delicato, caratterizzato da ritardi nella realizzazione di due nuovi centri in Albania, la cui attivazione era prevista per questo mese. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha confermato questi ritardi durante il Question Time alla Camera, sottolineando l’urgenza di trovare soluzioni alternative per gestire la situazione migratoria.
La comunità di Porto Empedocle si prepara quindi a un cambiamento significativo, con l’auspicio che le nuove strutture possano contribuire a una gestione più efficace e umana dei flussi migratori.
di Serena Giacalone