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Rifiuti in Sicilia: verso l’adozione del nuovo Piano Regionale

Il 21 agosto potrebbe segnare una svolta nella gestione dei rifiuti in Sicilia, con l’adozione del nuovo Piano Regionale. La notizia arriva da una comunicazione del presidente della Regione, Renato Schifani, inviata ai sindaci dei 391 Comuni dell’isola. Nella missiva si fa riferimento all’adeguamento del piano operato dal dipartimento regionale Acque e Rifiuti, che ha tenuto conto delle osservazioni emerse dalla consultazione pubblica e del parere motivato della Commissione tecnico-specialistica.

Dopo mesi di attesa, la nuova pianificazione mira a ristrutturare il sistema di gestione e trattamento dei rifiuti. L’attenzione è rivolta soprattutto ai due termovalorizzatori che il governo intende costruire a Palermo e Catania, con l’obiettivo di ridurre la necessità di esportare i rifiuti all’estero.

Il dibattito sul tema è acceso e polarizzante. Sin dall’insediamento di Schifani, si è discussa l’opportunità di adottare tecnologie di incenerimento dei rifiuti, pratiche abbandonate in molte nazioni del Nord Europa, in linea con le indicazioni dell’Unione Europea. Le associazioni ambientaliste, già attive, stanno preparando ricorsi contro il piano, contestando soprattutto la dimensione dei due impianti, considerata eccessiva rispetto agli obiettivi di raccolta differenziata imposti dall’UE.

Il governo, dal canto suo, sostiene la necessità di gestire internamente il ciclo dei rifiuti, superando l’era delle discariche. Per finanziare il progetto, Schifani conta su 800 milioni di euro provenienti da fondi nazionali, ma non è escluso che i ricorsi legali ne mettano in discussione la legittimità.

Tuttavia, la realizzazione delle modifiche previste richiederà anni. Nel frattempo, i cittadini siciliani continuano a fare i conti con l’emergenza smaltimento rifiuti. Anche nel 2024, come nel 2023, si sta ricorrendo all’export di eco-balle verso impianti di trattamento in Europa, da Finlandia a Spagna, aumentando i costi per i Comuni, che si riflettono sulla Tari, la tassa sui rifiuti.

Oltre agli aspetti economici, la questione è anche di natura igienico-sanitaria. Durante l’estate, Palermo è stata teatro di un incremento dei rifiuti abbandonati, con cumuli visibili anche nelle zone turistiche. A breve, è previsto il completamento della settima vasca della discarica pubblica di Bellolampo, un intervento che dovrebbe alleviare la pressione sulla città e fornire un po’ di respiro nella gestione dei rifiuti.

Infine, è stato approvato un finanziamento straordinario nella manovra finanziaria di luglio, destinato al Comune di Palermo per affrontare le problematiche legate al ciclo dei rifiuti. Questo intervento, sebbene necessario, non è che una toppa su una situazione critica da tempo trascurata, evidenziando la necessità di un cambio di rotta nella governance e nel senso civico della comunità.

di Serena Giacalone

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