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Canova al Palazzo dei Normanni

Una collaborazione storica tra la Fondazione Federico II e la Pinacoteca di Brera, grazie alla quale sarà possibile ammirare alcuni capolavori scultorei di Canova, Pandiani, Magni e Spertini. È la prima volta dopo 122 anni, che le opere si spostano da Milano. E allora entrare nella meravigliosa sala dei venti a Palazzo dei Normanni, diventa un’esperienza mistica. Eccola qui la Maddalena penitente di Antonio Canova. Un’opera di straordinaria bellezza. Terminata nel 1796, è considerata uno dei capolavori della prima maturità dell’artista. L’artista identifica la protagonista della sua opera con la peccatrice di cui Luca narra nel suo Vangelo, infatti la donna appare come una fedele trascrizione del testo evangelico. Di Canova troviamo anche il ritratto di una vestale, di cui è esposta anche una replica fruibile ai non vedenti, che guarda soprappensiero, con i suoi tratti eleganti. Ma l’apoteosi estetica si raggiunge anche in un’altra sala degli appartamenti reali, la sala pompeiana, dove troviamo Egle al fonte, opera di Giovanni Pandiani. Infine un momento di pura meditazione meritano queste due opere straordinarie, collocate per l’occasione nella sala dei Viceré. La scrittrice di Giovanni Spertini e La leggitrice di Pietro Magni. Due veri e propri capolavori, dove la ricerca di verità del neoclassicismo raggiunge vette incredibili, che si traducono in dettagli minuziosissimi. Una meraviglia nella meraviglia, una mostra che sta già richiamando tantissimi visitatori.

Di Marco Gullà

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