L’eredità di Giovanni Falcone, oltre le sue idee, le sue interviste e i suoi scritti, è la Direzione Investigativa Antimafia. Per parafrasare le parole dello stesso Falcone prima della sua istituzione della DIA le forze di polizia e la magistratura italiane contrastavano e combattevano in maniera disorganizzata la criminalità organizzata. Poi Falcone ed il pool di Palermo elaborarono metodi di moderne investigazioni a partire dal seguire le tracce principali che lasciano le mafie: le tracce dei soldi. La DIA nasce come risposta efficace dello Stato alla stagione più sanguinosa determinata dalla mafia e dalle organizzazioni criminali. Qualcuno semplicisticamente l’ha paragonata al FBI statunitense. In realtà la DIA mutua alcuni aspetti del Bureau calandoli nella complessa realtà operativa italiana ed europa, fino ad assurgere ad esempio di coordinamento investigativo per molte altre polizie europee. Per fare conoscere la genesi e la storia della DIA è stata organizzata una mostra itinerante, rivolta prevalentemente agli studenti delle scuole, e a quanti non vissero quella stagione, delle stragi, dell’attacco della criminalità allo Stato, e della reazione degli apparati istituzionali e della società civile, di cui la DIA è un paradigma.
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