Dal 1928 accompagna la storia dei Carabinieri e, per molti versi la storia del nostro Paese. È il calendario dell’Arma dei Carabinieri diventato negli anni un must have, come dicono gli inglesi, un oggetto da avere. In realtà è ben di più di un oggetto: i suoi contenuti hanno raccontato negli anni il cambiamento dell’Italia attraverso gli occhi dei carabinieri e attraverso gli occhi e gli scritti di grandi artisti.

L’edizione 2022, l’89/a, è stata affidata dal Comando generale dei Carabinieri allo scrittore Carlo Lucarelli e al pittore Sandro Chia. Il primo esponente della grande narrativa contemporanea, il secondo è uno dei maestri della Transavanguardia. Il calendario è stato presentato in prima nazionale ieri pomeriggio alla Galleria nazionale d’arte moderna alla presenza del comandante generale dell’Arma, Teo Luzi. Oggi in tutti i comandi provinciali. A Trapani l’89/a edizione è stata presentata dal Colonnello Fabio Bottino, Comandante provinciale dei Carabinieri, dal Capitano il Capitano Marco Ruffini, Comandante della Compagnia di Trapani e dal Tenente Gennaro Vitagliano, Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile.

Lucarelli accompagna i lettori, mese dopo mese, con narrazioni ispirate dal Regolamento generale del Corpo, che compie 200 anni. Non vi è nulla di più burocratico di un regolamento interno, eppure nelle fredde espressioni regolamentari vi si trovano immutati i valori etici che hanno caratterizzato l’Arma nei suoi due secoli di storia. Lucarelli e Chia traggono ispirazioni da questi riferimenti valoriali che tratteggiano i doveri e le responsabilità dell’essere Carabiniere, presenza significativa “tra” e “per” i cittadini. Divise che incarnano il principio di prossimità, stare vicini alle persone.

Il calendario è divenuto un oggetto di culto, che ha raggiunto la tiratura di quasi un milione e 200mila copie, di cui oltre 16.000 in nove altre lingue (dall’inglese al giapponese), è apprezzato, ambito e presente sia nelle abitazioni che nei luoghi di lavoro. «Duecento anni fa eravamo già nati. Non lo era l’Italia, così i Carabinieri prestavano servizio nelle poche Regioni governate dai Savoia», scrive il comandante generale, Teo Luzi, nella prefazione. «Lo spirito che ci anima oggi – prosegue – è lo stesso di allora. Due secoli in cui sono state aggiornate le disposizioni, le procedure, la forma, ma non è cambiata – perché non può cambiare – la sostanza del nostro agire. Essere al servizio degli Italiani. I Carabinieri hanno accompagnato la storia della Nazione e la quotidianità dei cittadini, sempre ispirati ai migliori valori dell’Italia: solidarietà, laboriosità e impegno, valori che connotano l’identità nazionale e che qualificano l’aggettivo ‘italiano’ nel mondo».

Contestuale la presentazione dell’Agenda dell’Arma e del nuovo sito web dei carabinieri profondamente rinnovato grazie alla nuova interfaccia interattiva di tipo responsive, per una fruizione dei contenuti anche su tablet e smartphone.

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