Le polemiche sulle speculazioni edilizie a Trapani e in particolare sull’interramento del canale Scalabrino approdano in un’ aula giudiziaria. Il prossimo 5 marzo il sindaco Giacomo Tranchida dovrà comparire innanzi al tribunale per rispondere dell’accusa di diffamazione. A citarlo in giudizio la Procura dopo la denuncia presentata dall’imprenditore edile Andrea Bulgarella. Frattanto, ieri l’udienza pre-dibattimentale con la costituzione di parte civile del costruttore e la richiesta di risarcimento danni per un importo di 450mila euro.
I fatti risalgono al maggio del 2023, quando Giacomo Tranchida nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano online Tp24, commentando gli allagamenti che avevano messo in ginocchio la città da lui amministrata, affermò che il fenomeno era legato a una serie di speculazioni edilizie avvenute in passato. In particolare indicò nell’interramento del canale “Scalabrino” la causa del mancato deflusso delle acque piovane. Per Tranchida parte delle “colpe” di quell’interramento erano da attribuire all’impresa edile guidata da Andrea Bulgarella.
“Abbiamo scoperto quello che io pensavo da tempo … è stato interrato il canale Scalabrino nell’ambito di una mega lottizzazione – aveva detto il sindaco in quella intervista – dove l’impresa Bulgarella è stata autorizzata a tombare parte dello stesso“.
Dichiarazioni pesanti e prive di fondamento, a detta degli avvocati del costruttore, prontamente smentite dallo stesso Bulgarella che sporse denuncia con l’aggravante di aver “attribuito alla persona offesa un fatto determinato e di aver arrecato l’offesa con il mezzo internet“.
I legali hanno prodotto la documentazione che dimostrerebbe che nessuna delle imprese edili del gruppo Bulgarella costruzioni, avrebbe mai svolto lavori per l’interramento del canale Scalabrino a Trapani.
Dopo la citazione in giudizio, Tranchida affermò di essere
“tutto sommato contento che si vada a un pubblico processo perchè sarà utile anche per capire le cause e gli effetti delle indisturbate speculazioni edilizie, nonché meglio conoscere attori e protagonisti, che hanno esposto nel tempo la città di Trapani a notevoli rischi alluvionali con danni alla collettività”. Ora il processo.