di Valeria Marrone
In occasione della Giornata nazionale del Fiocchetto lilla, celebrata lo scorso 15 marzo e dedicata ai disturbi dell’alimentazione, abbiamo intervistato il biologo nutrizionista, dott.re Leonardo Sanclemente, per chiedere buoni consigli su come rimettersi in forma in vista della prova costume in modo sano e responsabile.
Domanda n.1: Venerdì 15 si è celebrata la Giornata nazionale del fiocchetto lilla, dedicata ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Cosa vuol dire mangiare sano?
R.: Penso che parlare di mangiare “sano” sia già un concetto errato in sé, perché sottintende (nella mentalità comune) l’esclusione di alcune categorie alimentari come ad esempio dolci e cibi processati. Non esiste alcun cibo che può far male alla nostra salute (tranne in caso di patologie specifiche) . A Testimonianza di questo, molti pazienti, rimangono sbalorditi nel trovarsi nei loro piani nutrizionali le merendine, la Nutella o le piadine. Se rientra nel nostro fabbisogno calorico e di macronutrienti non vedo perché non debba essere mangiato. Ovviamente non sono prioritari ma limitati ad massimo del 20% delle calorie totali.
Domanda n. 2: Ci stiamo avvicinando all’estate e sono tantissime le donne che iniziano a pensare alla prova costume. Che suggerimenti possiamo dare per ritornare a sentirsi in “linea” con il proprio corpo?
R.: Per ritornare a stare bene con se stessi è richiesto un cambio di stile di vita che prevede delle scelte alimentari consapevoli e uno stile di vita attivo. Nel maggior parte dei casi è necessario perdere del peso ed è quindi indispensabile impostare un deficit calorico. Ma abbiate rispetto del vostro corpo e non obbligatelo a diete con basso tenore di carboidrati (se non estremamente necessario) che spesso portano ad effetto yo-yo.
Alcuni consigli da mettere subito in pratica per avere un senso di sazietà maggiore :
- assicurarsi di avere un buon apporto proteico ad ogni pasto, colazione e pranzo compresi. La maggior parte tende a concentrare le proteine a cena;
- 1 porzione (150g) di verdure per pasto principale;
- Almeno 2 litri di acqua al giorno. È facile scambiare la disidratazione per fame;
- Se è possibile, stare meno tempo possibile a casa. Infatti spesso la noia porta a pensare al cibo anche senza una reale necessità.
Un ultimo consiglio: Prendetevi l’abitudine di monitorare il numero di passi svolti giornalmente attraverso lo smartphone o un orologio. Avere una media di 8000/10000 passi aiuta ad avere una gestione migliore del peso corporeo. Vi assicuro che a molte persone ha cambiato la vita!
Domanda n. 3: Con l’arrivo della primavera, quali sono i cibi che consiglieresti di mettere a tavola? Soprattutto per una dieta equilibrata dei bambini?
R.: Vorrei soffermarmi sull’alimentazione nei bambini e adolescenti che rappresenta una tematica molto delicata e a me cara. Non mi preoccupano le scelte alimentari (assenza di frutta e verdure), in quanto è un problema transitorio che, nella maggior parte dei casi, si risolve negli anni. Ma sono due le problematiche principali di cui il sud Italia è particolarmente affetto. Il primo è il retaggio post-bellico dei nostri nonni e dei nostri genitori (mamme in particolare) che vedono nell’abbondanza di cibo e nel sovrappeso una parvenza di salute e benessere. L’altro, è l’ondata di cibo “obesogeno” in pieno stile Occidentale. La conseguenza diretta è l’aumento del tasso di sovrappeso e obesità che rischia di minare la salute del futuro adulto.