Energia rinnovabile? In Sicilia si preferisce il petrolio

di Serena Giacalone

Un’isola che, per quantità di giornate di sole e bel tempo, dovrebbe essere fra le regioni più sostenibili d’Italia, si affida invece a combustibili fossili per circa il 70% dell’energia ricavata per il proprio sostentamento. Questa è la fotografia scattata da Legambiente sull’attuale situazione della regione siciliana in fatto di sostenibilità. Molte sono le sfide da affrontare per la giunta Schifani: gravi problemi infrastrutturali, con le strade e i viadotti in condizioni precarie, un sistema ferroviario che sembra rimasto fermo nel tempo e, adesso, anche un cambio di rotta verso fonti sostenibili a discapito del petrolio, uno dei principali responsabili dei cambiamenti climatici. Come fare? Un valido esempio è stato dato agli italiani dal Comune di Torre Boldone (Bergamo) dove è nata la comunità energetica rinnovabile a partecipazione pubblico-privata più grande d’Italia. Un’iniziativa con numeri straordinari: oltre 6300 pannelli fotovoltaici e più di 3 megawatt di potenza per una produzione di energia green di 4 milioni di kilowatt all’anno che garantiranno un risparmio fino al 25% sui costi per la fornitura elettrica delle famiglie del territorio.