Ficantieri, bacino di carenaggi

“Apprezziamo il lavoro svolto dal Presidente Monti e dal suo staff che non guarda soltanto alla realizzazione dell’opera in sé, ma allo sviluppo complessivo di un Porto che abbia l’obiettivo di crescere anche in termini industriali. Attendiamo di vedere l’opera completata nei tempi che ci sono stati prospettati”. Questo è quanto dichiarato da Antonio Nobile, segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani, e Antonino Clemente, coordinatore Fincantieri Fim Cisl, a seguito dell’incontro presso la Presidenza dell’Autorità portuale di sistema del mare occidentale. Durante l’incontro, i sindacati hanno potuto esaminare il progetto per il rilancio del polo della cantieristica navale nel porto di Palermo, che prevede il completamento del bacino di carenaggio da 150 mila tonnellate, un’infrastruttura risalente agli anni ’80, ma considerata cruciale per rendere competitivo il settore delle costruzioni navali a Palermo. Il progetto ha subito importanti modifiche rispetto a quanto originariamente prospettato, includendo adeguamenti infrastrutturali significativi. Una volta completato, il bacino, con una lunghezza di 333 metri, una larghezza di 72 metri e un’altezza di circa 10 metri, sarà dotato di tutte le infrastrutture di supporto necessarie per la costruzione di navi. La ditta incaricata della realizzazione, leader nel settore, è la stessa che sta costruendo il super bacino di Genova, garantendo così una solida esperienza nella gestione di progetti complessi. I lavori, secondo il progetto, dovrebbero essere completati entro 720 giorni dall’approvazione definitiva, con una scadenza fissata per dicembre 2026. “Siamo fiduciosi che il bacino da 150 mila tonnellate diventerà un’opera che incrementerà la competitività di Fincantieri, che ha anche previsto investimenti per potenziare il cantiere palermitano, che da anni attende che il bacino venga realizzato” hanno concluso Nobile e Clemente. La posizione geografica strategica del cantiere palermitano, unita alle competenze dei lavoratori di Fincantieri Palermo, rappresenta un potenziale enorme per lo sviluppo economico del territorio, inclusi gli effetti positivi sull’indotto. Il completamento di questa infrastruttura è quindi visto non solo come un passo avanti per il settore navale, ma anche come una leva fondamentale per il rilancio industriale e occupazionale dell’intera area.