Un vero e proprio caos politico sta agitando, in questi giorni, la città di Marsala. Nei giorni scorsi, il sindaco Massimo Grillo ha annunciato l’ingresso in Giunta di Gaspare Di Girolamo e Giuseppe Lombardo, che prendono il posto di Francesco Marchese e Donatella Ingardia. Si tratta, nello specifico, del quindicesimo e sedicesimo assessore nominato da Grillo nel corso dei suoi quattro anni di amministrazione.
«La nomina di Gaspare Di Girolamo e di Giuseppe Lombardo – ha spiegato Grillo in un comunicato stampa diffuso dal Comune – si inserisce nel percorso di rafforzamento dell’area politica e amministrativa che sostiene l’attuale progetto di governo cittadino, nel pieno rispetto del mandato congressuale di Fratelli d’Italia e in un clima di leale collaborazione tra le forze che si riconoscono nei valori del centrodestra».
Peccato, però, che il centrodestra non sembri appoggiare il sindaco Grillo. Perché? Presto detto. I segretari provinciali di alcuni partiti dell’area, nello specifico Eleonora Lo Curto, Toni Scilla, Giacomo Scala, Maria Pia Castiglione e Salvatore Montemario, hanno firmato una nota congiunta in cui esprimono contrarietà al sindaco e, soprattutto, dicono no ai suoi tentativi di ricompattare attorno a sé i partiti e i movimenti che, quattro anni e nove mesi fa, lo avevano sostenuto. I rappresentanti di Forza Italia, Lega Salvini Premier, Democrazia Cristiana, Noi Moderati e Grande Sicilia hanno inoltre definito l’esperienza di Grillo «fallimentare» e quindi da archiviare.
A complicare ulteriormente le cose è arrivata anche la nota del segretario nazionale della Democrazia Cristiana, Totò Cuffaro, che ha preso le distanze dalle scelte del sindaco e, in particolare, dall’ingresso in Giunta del partito seguito dall’ex presidente della Regione.
«La presenza in Giunta del consigliere Di Girolamo – ha scritto Cuffaro – è da ritenersi a titolo meramente personale e non implica in alcun modo il coinvolgimento della Democrazia Cristiana». Lo stesso Cuffaro ha poi fatto sapere che la segreteria provinciale del partito si riunirà per deliberare sul “caso Marsala”, in merito alle posizioni assunte dai consiglieri, considerate “non in linea con le decisioni del partito”.
Resta ora da capire quale sia la posizione di Fratelli d’Italia e, soprattutto, se il sindaco Grillo avrà le condizioni politiche per ricandidarsi alle amministrative del 2026.
Chiara Conticello