“In viaggio verso Trapani”

E’ Trapani il porto assegnato alla Mare Jonio dell’Ong Mediterranea che ieri sera ha tratto in salvo sessantanove migranti, tra cui tre donne e tre bambini di cui uno di appena due mesi, che hanno rischiato di affondare a bordo di un gommone, partito dalle coste della Libia.

A segnalare la presenza dell’imbarcazione alla deriva, l’aereo Seabird di Sea Watch. Per tutta la notte la “Mare Jonio” ha cercato una seconda imbarcazione in pericolo, segnalata anche da Frontex. La ricerca, coordinata dall’Mrcc di Roma ha però dato esito negativo.

L’imbarcazione di Mediterranea, è già alla seconda missione di salvataggio nel giro di appena tre giorni. La Mare Jonio è partita dal Porto di Trapani lo scorso 14 ottobre dopo mesi di stop ed una serie infinita di controlli.

Lo scorso mese di settembre all’equipaggio era stato intimato da parte della Capitaneria di Porto di sbarcare attrezzature ed equipaggiamenti di soccorso, comprese le zattere gonfiabili e i giubbotti di salvataggio in eccesso, pena multe e persino l’arresto del comandante e dell’armatore.

Privata del riconoscimento quale “nave di soccorso”, nonostante la certificazione ottenuta dal Rina, la Mare Jonio –secondo la Capitaneria di porto di Trapani non avrebbe potuto portare a bordo quell’equipaggiamento. L’imbarcazione è invece tornata in mare e nelle prossime ore rientrerà nel porto del capoluogo.