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Le tre domande della domenica a Michele Cavarretta

Cavarretta è il neo presidente della sezione trapanese dell'associazione italiana arbitri

Da pochi giorni è il nuovo presidente della sezione trapanese AIA di Trapani. Michele Cavarretta prende il posto di Mimmo Poma che aveva guidato l’associazione italiana arbitri trapanese per otto anni. Cavarretta, unico candidato, è stato eletto con 77 preferenze su 79.

Cavarretta, un suo personale commento dopo l’elezione a presidente dell’AIA di Trapani…

“A pochi giorni dall’Election Day, dello scorso 8 novembre, non posso che riconfermare di essere grato ed onorato della fiducia che mi è stata accordata dalla maggioranza dei tesserati. Raccolgo con entusiasmo e determinazione un’importante e solida eredità, quella dell’ex presidente nonché mio predecessore Mimmo Poma. Un testimone solido dal quale partirò per diffondere sempre più un’importante messaggio ossia che una sezione appartiene a tutti gli associati e un presidente deve essere in grado di rappresentare tutti: unico percorso vincente è e sarà quello di costruire basi solide da raggiungere in armonia e nella più estesa condivisione, con il sostegno di valori etici profondi e di una programmazione seria e aperta a tutte le collaborazioni. Su questi principi costruirò il mio cammino di presidente della sezione AIA di Trapani”.

Quali sono gli obiettivi da conseguire e il suo programma?

“Tanti gli obiettivi principali che si concentreranno su diversi aspetti fondamentali. Innanzitutto, punterò a promuovere sempre più i valori etici di fair play, rispetto e integrità, assicurandomi che siano al centro di tutte le nostre attività. È essenziale sviluppare e implementare programmi di formazione continua per i nostri arbitri, in particolare per i giovani, affinché possano migliorare le loro competenze tecniche e relazionali. Altrettanto importante per me sarà favorire un clima di inclusività e collaborazione, dove ogni associato si senta ascoltato e coinvolto nelle decisioni. La comunicazione aperta e trasparente sarà una priorità, per mantenere tutti informati su progetti e iniziative e costruire un forte senso di comunità. Un’altra importante mia priorità sarà fornire supporto e mentorship ai giovani arbitri, aiutandoli a integrarsi e a crescere nella loro carriera. Infine, voglio creare canali per raccogliere feedback dai membri, utilizzare queste informazioni per migliorare continuamente e definire obiettivi a lungo termine per garantire la crescita e la sostenibilità della nostra sezione. In sintesi, il mio impegno sarà quello di promuovere la cultura arbitrale nella comunità, sensibilizzando tutti sull’importanza del nostro ruolo nello sport e lavorando insieme per portare il nome della Sezione di Trapani sempre più in alto”.

⁠Come avvicinare i più giovani al mondo arbitrale?

“Come poc’anzi anticipato, avvicinare i giovani al mondo degli arbitri sarà un’altra delle mie principali priorità. Per farlo, credo sia fondamentale adottare un approccio multidimensionale. In primo luogo organizzare eventi di sensibilizzazione nelle scuole e nei centri sportivi è cruciale. Questi eventi metteranno in luce il ruolo essenziale dell’arbitro e i valori del fair play, facendo capire ai giovani l’importanza di questo lavoro. Un altro passo importante sarà creare opportunità di mentorship, dove arbitri esperti possono guidare i giovani, offrendo supporto e consigli pratici. Non dimentichiamo, poi, l’importanza di utilizzare i social media per condividere storie di giovani arbitri e i loro successi. È fondamentale puntare al ricambio generazionale all’interno della nostra sezione. Questo assicurerà sempre più la continuità della nostra associazione. Investire nei giovani significa costruire un futuro solido e sostenibile per la nostra sezione, garantendo che ci siano sempre arbitri preparati e motivati a rappresentarci e a mantenere elevati gli standard del nostro lavoro”.

Mirko Ditta


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