La Corte d’Assise di Trapani ha condannato Giovanni Parrinello, di Marsala, e la sua compagna Lara Scandaliato per l’omicidio del 60enne marsalese Antonino Titone, detto «U baruni», assassinato nel settembre del 2022 nella sua abitazione di via Nicolò Fabrizi per una partita di droga non pagata. La pena più severa e cioè ergastolo è stata inflitta a Parrinello, mentre Scandaliato è stata condannata a 17 anni e mezzo di carcere. L’uomo venne arrestato dai carabinieri a poche ore dal delitto. Venne fermato assieme alla compagna. Quest’ultima fece ritrovare i vestiti che la coppia indossava al momento dell’omicidio. La vittima fu colpita a morte con un piede di porco alla faccia e alla testa. Il cadavere venne rinvenuto con in cranio fracassato. Dopo aver ucciso “U baruni” i due complici si sarebbero impossessati del suo portafogli. Il movente sarebbe riconducibile ad un debito che Titone aveva nei confronti di Parrinello. Fu proprio la sua compagna ad accusarlo e far ritrovare l’arma, sostenendo che lei era rimasta fuori dall’abitazione mentre il compagno uccideva Titone. Aveva, però, mentito. Anche lei, infatti, come sarebbe emerso dalle indagini, avrebbe, infatti, partecipato al delitto.