“Il giorno più lungo”

L’odore della cera si diffonde per le strade del centro storico. I colpi di ciaccola che scandiscono il tempo. La passione del Cristo rivive, prende forma grazie ai passi lenti dei portatori. Le vare accompagnate dalle marce funebri attraversano le vie della zona antica della città, gremite di fedeli, curiosi e tanti turisti.

È proprio vero: le tradizioni più belle fanno venire la pelle d’oca e non c’è dubbio che questo pomeriggio, a Trapani, l’emozione è stata tanta.

Sono bastati i tre colpi al portone per far scorrere le lacrime a chi, in questa processione, ha messo tutto: i propri dolori, i propri sacrifici, le proprie forze.

L’uscita dei Misteri di Trapani è appena terminata, ma la processione è ancora all’inizio. Seguirà l’arrivo, pian piano, a piazza Vittorio, che sicuramente sarà piena come ogni anno. E poi la nottata, con la luce soffusa del cielo e poi con l’alba che arriva lentamente. Una delle albe più importanti e attese in città, che vedrà i Misteri ritornare nella Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio e, intorno alle 14, chiudere quel portone a cui tutti sono legati.

Quel portone che il venerdì Santo si spalanca, proprio come il cuore dei trapanesi in questi giorni, che attendono solo una cosa: la processione dei Misteri.

Chiara Conticello

Pamela Giacomarro