Insulti e minacce contro Enrico Rizzi, condannato un padovano

Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Roma ha condannato Paolo Mocavero, padovano, leader del movimento “100%Animalisti”, infliggendogli un anno e quattro mesi di reclusione per stalking, minacce e diffamazione aggravata a mezzo internet ai danni del noto attivista animalista Enrico Rizzi.

Mocavero era da oltre un anno e mezzo sottoposto a una misura cautelare che prevedeva il divieto di avvicinamento a Rizzi e l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico, a seguito di una lunga serie di post offensivi pubblicati sulle pagine Facebook “Centopercentoanimalisti” e “Fratellanza Animalista”. In questi contenuti, oltre a colpire la reputazione dello stesso Rizzi, venivano presi di mira anche i suoi familiari e il suo legale, l’avvocato Alessio Cugini Borgese, anch’egli oggetto di insulti ripetuti.

L’escalation ha avuto origine nel marzo 2023, quando Mocavero aggredì fisicamente un rivale in ambito sentimentale, causandogli gravi lesioni che richiesero un intervento chirurgico e una prognosi superiore ai 40 giorni. Rizzi, figura pubblica con oltre mezzo milione di follower su Facebook, prese pubblicamente le distanze da quell’episodio, condannandolo con fermezza. Da quel momento, Mocavero ha iniziato a perseguitarlo quotidianamente attraverso contenuti diffamatori, aggravando ulteriormente la sua posizione giudiziaria.

Il giudice ha inoltre disposto, oltre alla pena detentiva, il risarcimento del danno (da quantificarsi in separata sede) e il pagamento delle spese legali. Significativa anche la decisione di confiscare le pagine Facebook “Fratellanza Animalista” e “Centopercentoanimalisti”, ritenute strumenti utilizzati per la campagna persecutoria contro Rizzi.