Gli agenti del commissariato di Mazara del Vallo hanno individuato e bloccato l’ennesima piazza di spaccio nel quartiere Mazara Due. In manette è finito Giuseppe Foggia, 39 anni, colto in flagranza di reato. Deve rispondere di spaccio, detenzione ai fini di spaccio di cocaina ed eroina e resistenza a pubblico ufficiale. L’arresto è avvenuto il 13 ottobre scorso ma solo oggi la polizia ne ha dato notizia. Gli investigatori, già nei giorni precedenti l’operazione, avevano “puntato” Foggia, seguendone in modo discreto i movimenti. Nonostante le difficoltà operative connesse alla presenza nel quartiere di una rete di complici e vedette, gli agenti del Commissariato sono riusciti ad appostarsi in zona e ad osservare attentamente l’attività illecita messa in piedi dall’uomo. Intorno alle 11.30, i poliziotti hanno osservato Foggia, a bordo della sua auto, avvicinarsi al conducente di un’altra autovettura e porgergli una dose di sostanza stupefacente. Gli investigatori sono subito intervenuti, interrompendo lo scambio e intimando a Foggia di fermarsi. Questi, incurante della paletta che gli intimava lo stop e delle sirene, è fuggito con l’auto, mettendo in serio pericolo l’incolumità degli altri automobilisti, attraversando ad alta velocità due incroci stradali. L’uomo ha tentato di sbarazzarsi delle prove, lanciando in corsa, fuori dal finestrino, uno dei sacchetti utilizzati per confezionare la droga e, dopo diverse centinaia di metri, vistosi ostinatamente inseguito dagli agenti, si è finalmente fermato. Gli investigatori hanno recuperato quanto gettato dal pusher e hanno proceduto immediatamente a una accurata perquisizione personale e del mezzo, estesa poi all’abitazione di Mazara 2. In quest’ultima i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato complessivamente 65 grammi di cocaina e 8,5 grammi di eroina puri, suddivisi in diverse dosi, due bilancini e tutto l’occorrente per la lavorazione e il confezionamento della droga, oltre alla somma complessiva di 1.500 euro in banconote di diverso taglio. Gli agenti hanno stimato che il ricavato della vendita della droga, accuratamente tagliata e suddivisa in dosi, avrebbe fruttato una somma approssimativa di 20mila euro. Foggia, dopo le formalità in commissariato, è stato riaccompagnato a casa agli arresti domiciliari, in attesa delle decisioni del magistrato. Il giorno dopo il giudice ha confermato l’arresto e alla misura cautelare degli arresti domiciliari ha aggiunto l’obbligo del braccialetto elettronico.