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giovedì, Aprile 25, 2024
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Il progetto del porto di Bonagia, interviene il Pd di Valderice

Dopo l’annuncio da parte del sindaco Stabile sull'avvio delle procedure per il rilascio della valutazione di incidenza ambientale, il circolo comunale del dem ha preso posizione con un documento diramato alla stampa.

di Mario Torrente

Presa di posizione del Pd di Valderice sul progetto del porto di Bonagia dopo l’annuncio da parte del sindaco Francesco Stabile dell’avvio dell’iter per il rilascio della valutazione di incidenza ambientale.

Per il Pd di Valderice si trattadi un progetto in continuità con il passato, e dunque in contraddizione con quanto il sindaco Stabile va sostenendo nelle sue note stampa, che riprende l’idea “per la quale a suo tempo la Giunta Tranchida ottenne il finanziamento”. In una nota a firma della segretaria comunale Sabrina Cucciardi i dem hanno chiamato in causa le responsabilità dell’attuale primo cittadino, ricordando come, nella qualità di assessore della Giunta Iovino, Francesco Stabile abbia rinunciato “al progetto complessivo del porto per seguire un iter che prevedeva la “messa in sicurezza del porto. Una scelta – si legge nel comunicato stampa del Pd valdericino – già a suo tempo incomprensibile rivelatasi, all’esito delle attività svolte dall’assessorato Territorio e Ambiente e dalla giunta Spezia, inattuabile e che fece  venir meno l’interesse della ex Provincia Regionale di Trapani”,  che revocò il finanziamento di 2 milioni e mezzo di euro.

Nel ripercorrere la vicenda e gli accertamenti eseguiti dalla precedente amministrazione comunale guidata dal sindaco Mino Spezi,, la segretaria del Pd di Valderice si è soffermata sulla “discrasia tra quanto contenuto negli elaborati grafici e negli studi prodotti dall’Ufficio Genio Civile Opere Marittime e quanto emerso dalle risultanze dei rilievi fotografici richiesti dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente sulla prateria di posidonia, eseguiti da una società specializzata per conto del Comune di Valderice nel periodo 2016/2017”. Secondo aspetto affrontato dalla Cucciardi è “la mancanza di conformità con il Piano Regolatore del Porto delle opere relative alla messa in sicurezza e la consistente prateria di poseidonia oceanica per cui era necessario avviare  procedure di variante urbanistica e procedure di impatto ambientale e strategico” e di cui, hanno evidenziato i dem, non c’è traccia “negli elaborati progettuali trasmessi dall’amministrazione comunale in carica al tempo”, nel periodo 2008-2013, ovvero quella guidata da Camillo Iovino. Per il Pd fu invece la Giunta guidata dal sindaco Mino Spezia a fare tornare in carreggiata il progetto, citando il verbale del 3 luglio 2017 per elaborare lo stralcio funzionale della banchina di riva, conforme al Piano regolatore del porto e poco impattante rispetto alla prateria di posidonia, rimandando ad una seconda fase la realizzazione della diga foranea necessaria per proteggere il porto dalla mareggiate provenienti da Nord. Ed a detta del Pd fu proprio l’aver messo in campo il progetto di messa in sicurezza da parte della giunta Iovino, di cui Stabile faceva parte in qualità di assessore, a portare alla revoca del finanziamento di cinque milioni e 600 mila euro da parte del Patto Trapani Nord.

Infine il Pd ha posto al sindaco Stabile una serie di quesiti, come le fonti di finanziamento a cui si punta per realizzare l’opera, il suo costo, se si tratta di progetto di massima oppure di quello definitivo. I dem valdericini hanno poi chiesto di sapere chi ha redatto il progetto di cui parla Stabile, a quanto ammontano le competenze professionali e che fine ha fatto il progetto di messa in sicurezza a suo tempo commissionato dalla giunta Iovino al Genio Civile opere marittime. Ed infine c’è un ultimo aspetto che riguarda il coinvolgimento del Consiglio comunale di Valderice informandolo sull’iter procedimentale per la realizzazione del porto di Bonagia.

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