“Aiutarono un latitante”, condannati due mazaresi

Avrebbero favorito la latitanza di un pregiudicato con legami con la mafia. Due mazaresi sono stati condannati dal tribunale di Marsala per “procurata inosservanza di pena”. Si tratta di Nicolò Tardino e Giuseppe Armata che dovranno scontare tre anni di reclusione ciascuno.

Secondo l’accusa, assieme ad altri soggetti, avrebbero protetto Vito Bigione detto “Il Commercialista” condannato a 15 anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti e catturato il 4 ottobre 2018 in Romania nell’ambito di un’operazione internazionale coordinata dalla Dda di Palermo ed eseguita da Squadra mobile di Trapani, Sco, polizia romena e Interpol.

Nell’ottobre 2020, i due mazaresi rimasero coinvolti in un’indagine della polizia per fare luce sulla rete dei presunti favoreggiatori di Bigione.

Le indagini hanno permesso di identificare un gruppo di persone che avrebbero dato alloggio e assistenza al pregiudicato, favorendo la fuga all’estero Vito Bigione, soprannominato il “commercialista”, coinvolto in traffici di droga con la Colombia.

Condannato dalla Corte d’appello di Reggio Calabria aveva fatto perdere le tracce nel luglio 2018. Bigione, peraltro, è ritenuto vicino alla famiglia mafiosa mazarese degli Agate, con la quale avrebbe compartecipato all’importazione di ingenti quantità di droga dal Sudamerica , insieme con esponenti delle cosche della ndrangheta di Platì.