Grazia Spada e Tore Fileccia hanno provato a resistere, hanno ritenuto che dopo gli arresti del fondatore di VIA e referente provinciale dell’MPA, l’ex senatore Papania, si potesse in qualche maniera rifondare un gruppo dirigente che portasse freschezza e serenità all’interno del partito di Raffaele Lombardo in provincia di Trapani. Proprio martedì sera, infatti, Lombardo e l’assessore regionale Di Mauro erano venuti a Trapani per serrare le fila e garantire il loro sostegno agli iscritti e ai consiglieri MPA. Ma l’indomani mattina, ieri cioè, l’ennesima esplosione giudiziaria ha sconvolto ancora una volta i piani politici e ha gettato nello sconforto un’intera classe dirigente che non ritiene di dover essere nemmeno lontanamente identificata con quello che, dai fascicoli giudiziari, appare come “il sistema Papania”.
In queste ore, infatti, sono diversi i referenti provinciali di MPA a vagliare il da farsi. Ma ieri sera le danze sono state aperte dai due consiglieri comunali eletti a Trapani: Tore Fileccia e Grazia Spada si sono dichiarati indipendenti precisando, però, di rimanere all’opposizione del Sindaco Tranchida.
Una decisione, quella di Fileccia e Spada, che probabilmente sarà seguita anche dai consiglieri ericini Piero Spina e Simona Mannina che già, la settimana scorsa, per divergenze nette sul ruolo di consigliere comunale di opposizione si erano separati politicamente facendo, di fatto, venire meno il gruppo consiliare che avevano messo su assieme al consigliere Vincenzo Maltese.
Altri, in tutta la provincia di Trapani, stanno meditando di fare un passo indietro e non si tratta soltanto di consiglieri comunali ma anche di esponenti della vita economica, sociale e politica, che si erano avvicinati alla visione dell’ex parlamentare nazionale Nino Papania.
Nicola Baldarotta