L’ultimo schifazzo

Nel porto di Trapani è rimasta solo una delle storiche imbarcazioni che per secoli hanno riempito le banchine davanti Porta Serisso.

Lo schifazzo "Gesù, Giuseppe e Maria" ormeggiato alla Lega Navale di Trapani. (Foto Mario Torrente)

di Mario Torrente

Torniamo ad occuparci della storia della marineria trapanese, parlando di schifazzi, meravigliose imbarcazioni che un tempo riempivano le banchine del porto di Trapani con una flotta numerosa che assicurava scambi commerciali e la movimentazione delle merci. Oggi nel porto di Trapani ne è rimasto soltanto uno, che attende di essere restaurato per poter tornare a navigare.


Questo è l’ultimo schifazzo rimasto nel porto di Trapani. Si chiama “Gesù, Giuseppe e Maria” e si trova, purtroppo semi affondato, alla Lega Navale di Trapani. Con un semplice, e nemmeno particolarmente costoso, intervento di restauro, magari ripristinando l’originario armamentario velico questa antica e bellissima barca potrebbe tornare a navigare con la vela latina, come si faceva un tempo, quando gli schifazzi solcavano il mare tra le isole Egadi e Trapani carichi della qualsiasi, come i “cantuna” di Favignana, pesci ed i tonni catturati dalle Tonnare. Ma anche tra i canali delle saline, stracolme di sale e di tanti altri prodotti. Questi “legni”, particolarmente robusti e manovrabili tra le onde, trasportavano tutto ciò che serviva alla città e che alimentavi scambi e commercio. Hanno fatto la storia della marineria trapanese, assicurando quindi sostentamento per la comunità e crescita economica per la città.

Per secoli gli schifazzi, che erano delle barche tipiche trapanesi realizzate dagli abilissimi mastri marina, hanno rappresentando quasi un cordone ombelicale tra il porto e le tante realtà produttive sparse, tra acqua e terra, lungo la costa. Come ricordato dal professore Pietro Montelone nel suo libro “Barche tipiche trapanesi nella tradizione degli ex voto”, che tra l’altro sarà presentato domenica pomeriggio alla Lega Navale di Trapani, nel 1867 a Trapani c’erano circa 120 schifazzi, che avevano una parte del porto a loro riservata, precisamente lungo le banchine davanti a porta Serisso.

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