La pista ciclabile nel lungomare di Trapani fa sempre più discutere. Il dibattito tra i cittadini è sempre più acceso e non solo per la riduzione della carreggiata.
Al centro della discussione, adesso, c’è il colore scelto dall’Amministrazione.
Non si conosce il motivo della scelta, ricaduta sul blu e quindi diversa da quella del Comune di Erice, dove non c’è nessuna vernice a sovrastare la pista ciclabile.
Quello che è certo, però, è che già la vernice è andata via via sbiadendo.
Insomma, come si usa dire a Trapani, la pista ciclabile è durata da Natale a Santo Stefano. E neanche, visto che i lavori sono iniziati lo scorso 5 ottobre e, adesso, il colore blu sembra quasi un ricordo.
E a fare da cornice alla notizia della scomparsa della vernice, neanche a dirlo, tanta ilarità e sdegno da parte dei cittadini che continuano ad affermare, ancora una volta, che la pista ciclabile è un progetto inutile. Soprattutto perché sono poche, in città, le persone che utilizzano la bicicletta.
L’Amministrazione, sempre attenta sui social, ha però risposto ai trapanesi sdegnati, comunicando che la pista ciclabile non è ancora finita.
L’assessore Vincenzo Guaiana ha affermato che la vernice è andata via solo in una piccola zona che presentava condizioni di umidità.
Il progetto, però, prevede una seconda mano di materiale che servirà a livellare e uniformare l’intera superficie, correggendo le imperfezioni.
Già nei giorni scorsi l’impresa avrebbe iniziato il secondo passaggio di pittura, per completare il lavoro e ottenere, così, una superficie uniforme e perfettamente funzionale. L’assessore Guaiana, poi, ha dichiarato che le osservazioni e i feedback sull’intera pista ciclabile sono validi… ma solo dopo che l’opera sarà terminata.
E a chi dice che l’Amministrazione si dovrebbe vergognare, Guaiana ha risposto che in questo momento è tutto ingiustificato, visto che l’opera non è ancora stata completata e che il risultato finale sarà visibile solo dopo il collaudo.
Quindi Amministrazione da una parte, cittadini dall’altra… Chi avrà ragione? Sarà il tempo a deciderlo ma intanto le perplessità dei cittadini sono evidenti.
Chiara Conticello