Sono trascorsi poco più di 30 giorni dall’inizio in Sicilia della campagna vaccinale della fascia di età 5-11 anni. Su una platea di 309.928 utenti sono state somministrate 67.440, pari al 21,76%. I numeri dicono che la strada verso la copertura vaccinale completa dei bambini è ancora quasi tutta da percorrere. La media nazionale è di circa il 23,9%. Sempre nella stessa fascia di età di quel 21,76% ad oggi 61.362 i bambini che hanno già fatto la prima dose. La copertura totale di prima e seconda dose è stata raggiunta solo da 6.078 bambini pari all1,96%.

Fino ad oggi le politiche delle diverse ASP, a parte qualche rara eccezione, sono state quelle canoniche, prenotazioni presso gli hub, oppure open day rivolti ai bambini che devono recarsi accompagnati da almeno uno dei genitori e con il consenso dell’altro genitore. In altre regioni, invece, si stanno attivando iniziative stabili che vanno incontro ai genitori e ai bambini. Per esempio vaccinazioni direttamente presso le scuole con presidi mobili. Allo stesso modo la sorveglianza non è stata attiva ma si è limitata a prendere atto degli eventuali casi positivi che vengono a manifestarsi. Da più parti, lo hanno fatto alcuni sindaci, si chiede invece l’attivazione di screening di massa nelle scuole. A Pescara, per esempio, lo hanno fatto prima del rientro a scuola. In Sicilia invece il rientro a scuola, in ordine sparso e nel caos di ordinanze contraddittorie con la norma nazionale.

Tuttavia sembra che anche nella nostra regione qualcosa si stia muovendo. A Palermo in un istituto comprensivo, il ‘Russo Raciti’ di via Tindari, all’interno della palestra, verrà allestito un punto vaccinale occasionale per la somministrazione di prima, seconda o dose booster ad alunni, genitori e personale scolastico. Sarebbe opportuno che anche l’ASP di Trapani si muovesse in questa direzione.