Nella settimana dal 9 al 15 di gennaio le nuove infezioni da Covid-19 in Sicilia sono in calo in linea con la tendenza nazionale. I nuovi positivi sono stati 7.585, il 33,1% in meno rispetto alla settimana precedente, con un’incidenza di 158 positivi per 100 mila abitanti. I tassi più elevati, rispetto alla media regionale, sono stati osservati nelle province di Palermo (187/100.000), Agrigento (175/100.000) e Siracusa (171/100.000). Trapani, con 147 infetti per 100mila abitanti si colloca ben al di sotto della media regionale.

Le fasce d’età più a rischio risultano sempre quelle tra gli 80 e gli 89 anni, tra i 70 e i 79 anni e quella degli over 90. I dati sono contenuti nell’ultimo bollettino settimanale a cura del dipartimento per le Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell’assessorato della Salute della Regione Siciliana. Anche le nuove ospedalizzazioni sono risultate in lieve calo, sebbene la diffusione dei contagi pregressi si rifletta ancora su una prevalenza di soggetti ospedalizzati con positività concomitante da Covid. Nella stessa settimana, più della metà dei pazienti positivi in ospedale è risultata non vaccinata. In atto negli ospedali trapanesi sono ricoverate 74 persone, solo due in terapia intensiva, gli altri in area medica.

La città della provincia con il maggior numero di positivi è Marsala con 324 soggetti, seguita da Trapani con 238. Il dipartimento, alla luce della elevata incidenza e della ormai quasi completa presenza delle varianti Omicron di Sars-Cov- 2, suggerisce il «rispetto delle misure comportamentali individuali e collettive, in particolare il distanziamento interpersonale, l’uso della mascherina quando richiesto, aereazione dei locali, igiene delle mani e riducendo le occasioni di contatto ed evitando in particolare situazioni di assembramento».