Trapani. “Il Tramonto” della piccola Nadia per ricordare tutte le vittime della mafia

di Luigi Todaro

Trapani regala tramonti mozzafiato, capaci di incantare, rapire e scaldare il cuore con un gioco di colori unico. Ma il Tramonto di Nadia è speciale. Non è solo uno spettacolo della natura: è un invito alla riflessione, un inno alla speranza, un momento in cui il cielo si fa poesia e l’anima trova conforto nella bellezza infinita dell’orizzonte.

Il 24 maggio 1993, Nadia Nencioni, una bambina di soli nove anni, scrisse a scuola la poesia Tramonto. Tre giorni dopo, fu tragicamente uccisa insieme alla sua famiglia nella strage di via dei Georgofili, a Firenze. In sua memoria, i carabinieri hanno intitolato “Tramonto” l’operazione che ha portato alla cattura di Matteo Messina Denaro, segnando un passo fondamentale nella lotta contro la mafia.

Oggi, i versi di Nadia impreziosiscono il dipinto realizzato da Giovanna Colomba in omaggio alle vittime di mafia. L’opera, collocata sul muro perimetrale del Comando provinciale dei carabinieri di Trapani, diretto dal colonnello Mauro Carrozzo, è stata inaugurata questa mattina con una cerimonia toccante. Alla benedizione del vescovo Pietro Maria Fragnelli sono seguiti gli interventi del sindaco Giacomo Tranchida e del prefetto Daniela Lupo. Presenti anche gli alunni dell’Istituto Pertini, che attraverso i loro lavori hanno ricordato le vittime della mafia, unendo le loro voci a una memoria collettiva che rifiuta l’oblio.

L’evento, promosso da Libera e dall’Arma dei carabinieri di Trapani, si inserisce nell’iniziativa “Cento passi verso il 21 marzo”, che culminerà nella trentesima edizione della Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.