Ieri sera sono tornato bambino. Ero a San Siro per Inter-Lazio ma nel contempo la mia dotazione tecnologica, cuffiette e smartphone, mi ha consentito di seguire ciò che accadeva sugli altri otto campi di A. Contemporaneità, parola magica e rievocativa. Su Rai Play Sound le voci dei radiocronisti: Repice a Parma, Bisantis a Milano, Fortuna a Torino… Sara Meini a Firenze. Una melodia impensabile ai tempi della catena Ameri, Ciotti (i due non si sopportavano) Provenzali, Ferretti… Che serata e uno Scudetto finalmente raccontato anche dalla radio. “Video killed the radio star” cantavano nel 1980 i Buggles e mai brano fu così profetico. Beh, ieri la sorella della TV si è presa finalmente una bella rivincita. Che domenica, amici miei. È successo di tutto. Paolini, Errani, Alcaraz-Sinner, Imola, Pedro. E la brutta vicenda di Brescia. Con una penalizzazione arrivata a segno a ridosso dei play out che sconvolge la Serie B. La faccio corta: crediti di imposta utilizzati per compensare (illecitamente) pendenze dovute, gestiti da una società di Milano alla quale si era pure rivolto il Trapani. Puntualmente è arrivata la denuncia come parte lesa della società granata. La semplificazione si è fatta complicazione, sta per saltare il banco. Ancora una volta.
Stasera invece mi butto su Trapani-Reggio Emilia. Gara 2. Ma quanto scottava la palla sabato? Il Palashark è una montagna dura da scalare. Passione e pubblico pazzeschi. Rotto il ghiaccio dei play off e dell’effetto che fa mi aspetto quaranta minuti effettivi di grande pallacanestro. Da parte dei ragazzi di Repesa, mi auguro.
Chiudo con una voce che ho raccolto in queste ore. Pippo Inzaghi rinuncerebbe alla serie A per dire sì al Palermo, che giocoforza chiuderà il rapporto in corso con Dionisi.
Non ci si annoia mai. Evviva la radio!
Marco Civoli