Gli operatori economici a favore delle limitazioni nei permessi nella Riserva

Trenta operatori economici delle Egadi si schierano a favore del nuovo disciplinare dell’Area marina protetta che ha introdotto il contingentamento nel rilascio delle autorizzazioni.

di Mario Torrente

I titolari di ditte di noleggio, locazione di natanti e diving con sede nel Comune di Favignana, si schierano a favore del nuovo disciplinare al Regolamento dell’Area Marina protetta che ha introdotto il contingentamento delle visite guidate ad un massimo di 5 autorizzazioni per operatore. Un provvedimento contestato dalle cooperative ma non dalle ditte individuali che invece hanno espresso soddisfazione in una lettera, inviata al Ministero dell’Ambiente, alla Regione, al sindaco di Favignana e all’Area Marina protetta sottoscritta da 30 operatori con partita iva che si sono detti fermamente favorevoli alla nuova regolamentazione, motivando dettagliatamente in tre punti la loro posizione e soffermandosi sulle esigenze di una maggiore tutela e protezione delle coste, delle specie e degli ecosistemi del mare.

Per i trenta operatori che svolgono nell’arcipelago delle Egadi attività di noleggio di natanti da diporto con conducente, locazione e diving, il disciplinare integrativo al Regolamento dell’Area marina protetta, approvato lo scorso 31 marzo, rappresenta una garanzia di servizi turistici e ricreativi nautici all’insegna della sostenibilità, evidenziando come “sia giunto inevitabilmente il momento di regolare con provvedimenti di contingentamento le attività”. Gli operatori, sempre per salvaguardare l’ambiente, hanno anche sollecitato misure ancora più restrittive, ovvero l’iscrizione camerale per noleggio con conducente (NCC) e chiamando in causa l’articolo 11 del disciplinare dove è indicato il numero massimo di autorizzazioni annuali rilasciabili per unità, ovvero 250, un numero che, hanno ricordato i titolari delle ditte che hanno sottoscritto la nota, sarebbe ampiamente superato con il rilascio di autorizzazioni giornaliere e settimanali per le quali, hanno evidenziato, “sarebbe opportuno un numero definito che non superi giornalmente il 5 per cento delle predette autorizzazioni“.