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martedì, Marzo 19, 2024
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Regionali, lavori in corso…

A fine 2022 si vota, ma già sono tante le trattative sui tavoli della politica per le candidature.

A fine 2022 si rinnoverà il parlamento regionale. La politica già si confronta sulle possibili candidature.

Il sondaggio Demopolis consegnatoci nei giorni scorsi parla chiaro: votando oggi per le Politiche, la Lega e Fratelli d’Italia con il 21% sarebbero, alla pari, primi partiti, con un vantaggio di appena un punto sul PD al 20. I 5 Stelle avrebbero il 17,2%; staccata al 6,8% Forza Italia. È la fotografia scattata dal Barometro Politico diretto da Pietro Vento. Seppur in Sicilia le previsioni di voto sono sensibilmente differenti, questi “numeri” vengono attenzionati dalla politica locale in vista delle regionali di fine 2022 quando bisognerà scegliere se candidarsi; con che lista e contro chi. In provincia di Trapani saranno 5 gli eletti. Gli addetti ai lavori ne danno per certo uno a testa per grillini, dem e forzisti mentre Lega e Fratelli d’Italia sono maggiormente accreditate nelle aree metropolitane. 
Nei 5 Stelle sarà interessante vedere chi si candiderà visto che i due uscenti, Sergio Tancredi e Valentina Palmeri, sono migrati nel gruppo ATTIVA Sicilia. Nel PD, invece, in tanti stanno a guardare le scelte del sindaco di Trapani che dovrebbe dimettersi sei mesi prima se vorrà correre per Sala D’Ercole; un lungo lasso di tempo che porterebbe comunque il partito a perdere un comune capoluogo. Non è detto che i vertici democratici – che dovranno poi ratificare il posto in lista – siano così entusiasti della prospettiva. Tranchida, tuttavia, ai nostri microfoni ha assicurato che continuerà il suo mandato fino alla scadenza naturale. Staremo a vedere. In tanti danno per scontata, invece, la candidatura del segretario provinciale Domenico Venuti, in una sorta di staffetta con Baldo Gucciardi che negli ultimi tempi sembra aver tirato un pò i remi in barca sul territorio. Fra i berlusconiani, è certa la corsa dell’assessore Toni Scilla, sempre più “padrone” di Forza Italia in provincia. Bisognerà vedere se Stefano Pellegrino, da uscente, vorrà confrontarsi nuovamente con l’elettorato. Difficile che fuori Marsala possa avere la forza di arginare Scilla. 
Gli altri due posti, invece, sono in gioco; ed è su questi, in particolare, che i tavoli politici si confrontano per una corsa alla formazione di movimenti centristi, fra biciclette e autonomismo vario, piuttosto che liste del Presidente. Sono queste quelle più appetitte dai “big” provinciali. L’UDC difficilmente sarà in grado di superare lo sbarramento regionale del 5%, così come tanti altri eredi della Democrazia Cristiana; dunque, i vari Turano sparsi per le nove province potrebbero costruire liste su misura a loro immagine e somiglianza, possibilmente con più posti nel listino del Presidente in pectore per rendere appetibile la corsa come secondi e quindi trainarle. L’ex senatore Papania, ormai stabile nel centrodestra, ha pronta già la lista dei suoi uomini in provincia, ad iniziare dal segretario provinciale di Via Angelo Rocca che si candideranno col Movimento Nuova Autonomia di riferimento al vice-presidente dell’ARS Roberto Di Mauro, sempre assai vicino all’ex Governatore Raffaele Lombardo. Unica casella mancante Trapani. L’offerta al Presidente del Consiglio di Palazzo Cavarretta è stata fatta; adesso dovrà scegliere Guaiana, vero oggetto del desiderio della prossima tornata elettorale. Tutti lo vogliono, ad iniziare dall’ex Ministro Saverio Romano incontrato nei giorni scorsi…, non si sa se qualcuno “lo prenderà”. Tante offerte sono delle trappole per portare acqua al mulino di qualcun’altro e lui lo sa. Comunque, di tempo ce n’è. Tuttavia, prima bisognerà vedere i perimetri politici “e l’unità” delle varie coalizione. Poi arriveranno le scelte per Palazzo dei Normanni.

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