di Mario Torrente
Domenica mattina nel versante dei Runzi della montagna di Erice saranno piantati cento alberi. L’iniziativa rientra nell’ambito della Festa dell’albero ed è promossa dal circolo Nautilus di Legambiente, dalla azienda Foreste di Trapani e dalle associazioni Bajuolo, Fronte Comune e Humanitas.
Cento alberi per Erice. Già questa mattina ericini e operai della Azienda Foreste di Trapani si sono messi al lavoro per fare le cento buche dove domenica mattina saranno messi a dimora lecci, frassini e roverelle. Si tratta di latifoglie, quindi piante maggiormente resistenti al fuoco. E la zona scelta per la piantumazione, un’area del demanio forestale ai Runzi, proprio sotto il Castello di Venere e la Torretta Pepoli, anni addietro è stata devastata da diversi incendi. Originariamente in questo versante del Monte c’era un bosco talmente fitto da essere chiamato “u broccolo”. Adesso resta ben poco anche se la natura sta provando a riprendersi i suoi spazi visto che, almeno qui, da più di dieci anni non ci sono incendi. Il che permetterà di piantare ben cento alberi a cui, nei prossimi mesi, se ne dovrebbero aggiungere degli altri. Il periodo è quello giusto e sembrano esserci davvero tutti i presupposti per far venire su un bel bosco in uno dei punti più belli della montagna di Erice, con un panorama mozzafiato sul golfo di Bonagia e tutto l’Agroericino. L’iniziativa è stata promossa, nell’ambito della “Festa dell’Albero” di Legambiente e vede in prima fila, oltre il circolo Nautilus Trapani-Erice, l’Azienda Foreste di Trapani, che ha donato le cento piante (tra l’altro questa mattina ai Runzi c’erano gli operai della Forestale impegnati a pulire i sentieri, ndr) e le associazioni Bajuolo, Fronte Comune e Humanitas. E saranno proprio i volontari ericini della associazione di Protezione Civile a prendersi cura, durante tutto l’anno, degli alberelli, occupandosi delle operazioni di irrigazione e quant’altro in quello che si potrebbe definire una autogestione green dei cittadini. Insomma, i muntisi saranno i custodi di questa piantagione, che lancia un messaggio concreto per rivedere questo versante di Erice di nuovo pieno di verde come un tempo. La speranza domenica mattina sarà piantata dai bambini che parteciperanno alla Festa dell’Albero: saranno loro a mettere a dimora nel terreno i lecci, i frassini e le roverelle che cresceranno insieme ai piccoli muntisi. Per diventare un giorno un vero e proprio bosco. Che la comunità ericina sentirà ancora di più come qualcosa che appartiene a loro. Da difendere e salvaguardare. Come tutto l’immenso patrimonio naturalistico del Monte.