Verrà inaugurata venerdì 22 novembre 2024, nella chiesa di Sant’Agostino a Trapani, Polo Espositivo del Museo Diocesano, la mostra “Warhol, Schifano e la Pop Art”.
Una mostra che a Erice, nel corso dell’estate appena trascorsa, ha visto oltre 20.000 visitatori. Un successo importante per una mostra che celebra tutta la modernità del Secondo Novecento, firmata dai più grandi maestri del genere.
LA MOSTRA
Curata da Marco di Capua e Pasquale Lettieri e fortemente voluta dalla Diocesi di Trapani in collaborazione con la Fondazione Ettore Majorana, con la Cooperativa Fede, Arte e Turismo di Erice, e con Telesud Trapani, la mostra “Warhol, Schifano e la Pop Art” presenta alcuni rilevanti esempi di quella stagione felice delle arti contemporanee che si estese internazionalmente sotto l’insegna della Pop, divenendo icona degli anni Sessanta e per i decenni successivi. Capace di attraversare le epoche, ancora oggi la Pop Art mostra grande vitalità, oltre che estrema fascinazione su un pubblico estremamente eterogeneo, a dimostrazione di quanto questa corrente artistica sappia realmente parlare a tutti.
L’ESPOSIZIONE
L’esposizione è pensata dagli autori come una contesa, quella tra la matrix americana della Pop – una folta squadra capitanata da Andy Warhol, con, tra gli altri, Robert Indiana – e la preziosa variante italiana, incarnata nella figura di Mario Schifano e interpretata da importanti artisti come Tano Festa, Franco Angeli e Titina Maselli. Il match prevede da una parte la corrente americana, quella che lavora alla consacrazione dell’oggetto quotidiano di consumo, dall’altra, la corrente italiana, che si nutre della riconnessione con le immagini, le figure della nostra cultura pittorica, rivestite adesso da una smagliante adesione allo spirito dei “modern times”.
E sono tanti gli autori in esposizione a Trapani che racconteranno, attraverso le loro opere, di un movimento che non perde freschezza e continua a fare proseliti anche tra i più giovani. È il caso, ad esempio, di Endless, giovanissimo street artist inglese, dal volto coperto, che, per contenuti e per modalità di proposizione, sembra essere il più vicino a raccogliere l’eredità dell’ineffabile Andy Warhol. Al suo fianco spicca il meno giovane ma non per questo meno frizzante, Mr. Brainwash, al secolo Thierry Guetta, francese, noto al grande pubblico per la sua notevole capacità di trasmettere gioia attraverso un uso sapiente del colore e per il gusto con cui miscela immagini provenienti dalla cultura popolare, dalla storia dell’arte, dal mondo dei media e della pubblicità. Insomma: Pop art a tutto tondo.