Dramma familiare a Marsala

Due giorni di agonia in un letto d’ospedale, poi la tragica fine. Dietro la morte di Anna Peralta, 80 anni, si cela un dramma familiare che ha sconvolto la comunità marsalese. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, l’anziana sarebbe stata vittima di una violenta aggressione da parte del figlio, Girolamo Peraino, 51 anni, ora in stato di fermo con l’accusa di omicidio preterintenzionale.

L’episodio si sarebbe consumato tra le mura dell’appartamento alla periferia di Marsala, dove madre e figlio vivevano insieme. Un ambiente domestico che, stando alle ricostruzioni degli inquirenti, era teatro di frequenti tensioni. Sarebbe stato proprio l’ennesimo litigio per motivi economici a far precipitare la situazione.

Secondo le ipotesi investigative, la discussione avrebbe presto lasciato spazio alla violenza. Girolamo Peraino si sarebbe accanito contro la madre, colpendola ripetutamente fino a ridurla in fin di vita. Le conseguenze sono state devastanti: una milza spappolata e una grave emorragia interna. Lesioni che non hanno lasciato scampo all’anziana, nonostante i disperati tentativi dei medici di salvarla.

Anna Peralta era stata ricoverata d’urgenza con una diagnosi iniziale di avvelenamento da farmaci. Ai sanitari aveva parlato di un tentato suicidio, gesto estremo che avrebbe compiuto dopo l’ennesima lite con il figlio. Tuttavia, la gravità delle lesioni riscontrate ha presto fatto emergere una verità ben più inquietante.

Ora Girolamo Peraino si trova nel carcere di Trapani, in attesa dell’udienza di convalida del fermo. Le indagini, coordinate dalla Procura di Marsala e affidate ai carabinieri, proseguono per chiarire ogni dettaglio della vicenda e ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.