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In difesa del loro “padre”

Di Luigi Todaro

Per loro Andrea Bulgarella non è soltanto il datore di lavoro, ma è un padre. E i suoi “figli”, capi cantiere, dipendenti e collaboratori dell’impresa edile, si sono stretti attorno al costruttore che di recente ha presentato un esposto alle Procure di Caltanissetta e Genova per denunciare, facendo nomi e cognomi eccellenti e raccontando fatti e circostanze, il “complotto” ordito, a suo dire, contro di lui e il suo Gruppo.

I dipendenti hanno inviato una lettera al presidente della Repubblica, al presidente della Regione siciliana, all’ assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, al prefetto, al questore al presidente del tribunale e al procuratore di Trapani, nonché alle organizzazioni sindacali: Cgil, Cisl e Uil.

“Avendo lavorato per più di trent’anni con l’ingegnere Andrea Bulgarella, – si legge nella missiva – abbiamo avuto modi di apprezzarne le doti e le qualità umane. Questi i motivi per cui sentiamo il dovere di rivolgersi alle istituzioni, nella speranza che ci ascoltino, per tutti i soprusi, le angherie che ha affrontato per difendere il suo e il nostro lavoro, il suo e il nostro impegno”.

Loro non hanno dubbi: “Bulgarella tutt’ora è vittima incolpevole, nel silenzio delle istituzioni, di un depistaggio di Stato messo in atto da un sistema di potere mafioso e finanziario, con la complicità di una certa magistratura, dei suoi metodi di utilizzo di pentiti, funzionari, fonti investigative, compiacenti avvocati e giornalisti”.

“Con lui – aggiungono – abbiamo sognato e insieme fatto delle opere bellissime in tante regioni d’Italia, orgoglioso come lui di essere siciliani e trapanesi”.

Un legame forte quello tra Andrea Bulgarella e il suo personale: “Possiamo sostenere che mai nessun operaio o dipendente è stato assunto o pagato in nero, tantomeno nessuno è rimasto vittima di incidenti mortali perché Bulgarella ha sempre rispettato le norme sulla sicurezza, proteggendo il nostro lavoro e la nostra incolumità ed ha sempre agito all’insegna della legalità e della trasparenza”.

“Noi – conclude la lettera – stiamo con Andrea Bulgarella che merita chiarezza e risposte dallo Stato,le scuse dei suoi sicari e depistatori, le condanne per chi lo ha perseguitato”.

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