Mensa scolastica a Trapani, la nota del consigliere Fileccia

Continua a far discutere la questione mensa scolastica a Trapani. Questa volta a puntare il dito contro l’Amministrazione Tranchida è il consigliere comunale Salvatore Fileccia.

Nelle scorse ore, infatti, il consigliere di MPA ha inviato una nota riguardo tutto ciò che è successo da gennaio scorso (quando la mensa è stata sospesa a causa della mancanza di bilancio) e cosa succederà nei prossimi mesi.

Di seguito la nota completa del consigliere Fileccia.

«Entro il mese di aprile 2024, il Comune di Trapani finalmente avrà un Bilancio Previsionale. Durante questo ultimo periodo, il sindaco Giacomo Tranchida, in merito al servizio mensa nelle scuole di Trapani, affermava che essendo un Comune in gestione provvisoria, si poteva erogare solo servizi essenziali. Di conseguenza, non poteva mantenere attivo il servizio della mensa scolastica, definito “non essenziale”. Lo stesso sindaco ha poi invitato i dirigenti e i genitori ad instaurare un collegamento diretto con le ditte fornitrici così da mantenere la mensa nelle scuole.

Durante l’ultima seduta consiliare, che si è tenuta il 18 marzo, Giacomo Tranchida ha affermato che, anche dopo l’approvazione del Bilancio da parte del Consiglio comunale e con il ripristino di una quasi normalità finanziaria, porrà la questione mensa al cospetto della giunta. Il sindaco, poi, precisava che il suo indirizzo sarà quello di suggerire di mantenere il rapporto diretto tra scuola e ditta, lasciando chiaramente intendere che il Comune di Trapani non suggerirà il ripristino del servizio, pur avendo a breve lo strumento finanziario necessario. E, ahimè, quello che temevamo è accaduto: il servizio della mensa scolastica per questa Amministrazione era semplicemente una rogna e grazie al certosino ritardo nell’approvazione dei bilanci è stato praticamente eliminato. Non è la prima volta che, dietro ad astratti tecnicismi, i governanti di questa città tagliano servizi che possono recare fastidi a loro e benefici alla comunità. Oggi a piangere le distorsioni politiche di chi gestisce il Comune saranno i dirigenti scolastici, i genitori ma soprattutto i piccoli trapanesi che si vedranno abbandonati a loro stessi per scelte prettamente personalistiche di questo sindaco e della sua giunta. Mi auguro che questi personaggi possano cambiare idea in merito alla questione e dare un indirizzo diverso da quello espresso in aula, ma purtroppo vivo nella consapevolezza che sulle pietre non potranno mai nascere i fiori».