Castelvetrano, intitolata al prefetto Manganelli la sala riunioni del Commissariato di polizia

Intitolata al Prefetto Antonio Manganelli la sala riunioni del Commissariato di polizia di Castelvetrano.

Ad inaugurarla , nel settembre 2012, era stato proprio lui. Aveva voluto presenziare personalmente a quella cerimonia, che rappresentava la simbolica riappropriazione dello Stato di un bene posseduto dai mafiosi: il commissariato sorge infatti su un terreno confiscato alla mafia ed un tempo appartenuto al boss corleonese Totò Riina.

Oggi, alla presenza della moglie Adriana, della figlia Emanuela, del prefetto di Trapani Daniela Lupo, del sindaco di Castelvetrano Giovanni Lentini, dei vescovi delle Diocesi di Trapani e Mazara del Vallo, Pietro Maria Fragnelli e Angelo Giurdanella, del Direttore centrale della DAC prefetto Alessandro Giuliano, del Direttore centrale delle Specialità prefetto Renato Cortese, il Capo della polizia Vittorio Pisani ha ricordato di Antonio Manganelli un grande insegnamento: quello della sicurezza partecipata, che evidenzia il lavoro di squadra cui partecipa accanto al poliziotto anche il cittadino.

Un pensiero che il Capo della polizia ha voluto, peraltro, sottolineare nella motivazione dell’intitolazione, che nel passaggio finale esprime al meglio quello che Manganelli è stato per la Polizia di Stato e per la sicurezza della Nazione:

“Espressione di un pensiero moderno e lungimirante, ha, nei suoi incarichi di Questore e poi di Capo della Polizia, plasmato un sistema della sicurezza fondato sulla sinergica collaborazione tra le Forze di polizia ed altresì con le altre componenti pubbliche e private della società civile, in un processo armonico di garanzia e salvaguardia della sicurezza collettiva della nostra comunità”.

La scopertura della targa posta dinanzi alla sala del Commissariato di Pubblica Sicurezza è stata preceduta dalla visione delle emozionanti immagini di quel settembre 2012.

La giornata del ricordo si è conclusa con un concerto organizzato al Teatro “Selinus” di Castelvetrano, con la partecipazione degli alunni del Conservatorio di Musica “Antonio Scontrino” di Trapani.