di Mario Torrente
Questa mattina, in occasione della Pasqua, nella chiesa delle Anime Sante del Purgatorio è stata riproposta la cerimonia dell’incontro tra il Cristo Risorto e l’Addolorata. Questo antico rito si tenuto di nuovo dopo secoli lo scorso anno su iniziativa di don Alberto Genovese. Le due immagini, partendo dalle navate laterali, sono state portate al centro della chiesa.
A questo punto all’Addolorata è stato tolto il manto nero, per simboleggiare la resurrezione di Gesù. Secondo quanto riportato dalle fonti storiche, questo rito si teneva fino ai primi decenni del 1800. Il Cristo Risorto (non questa statua, ma una più antica che non si sa che fine abbia fatto) usciva dalla chiesa di San Michele mentre la Madonna da quella dei padri Mercedari, nei pressi della via Mercè. Entrambe le chiese non ci sono più.
L’incontro avveniva nella allora Rua Nuova, l’attuale via Garibaldi, nei pressi della chiesa della Badia Nuova. Oggi, domenica di Pasqua, questo antico rito è stato riproposto. A differenza di quanto fatto lo scorso anno, nell’edizione 2025 le due vare sono stata trasportate al centro della chiesa, con da un lato il suono della ciaccola per l’Addolorata, dall’altro la campanella per l’immagine del Cristo Risorto, una statua realizzata con la stessa tecnica dei Misteri (legno, tela e colla) che in origine si trovava nella chiesa di San Nicola e che rappresentava il Cuore di Gesù, tant’è che ha il dito della mano destra che indica il cuore.
Dopo la cerimonia dell’incontro l’immagine del Cristo Risorto è uscita in processione dalla chiesa delle Anime Sante del Purgatorio per essere trasportata a spalla fino alla cattedrale di San Lorenzo accompagnata dai componenti dell’Unione Maestranze, dai ceti e da tanti fedeli e dalla banda musicale città di Paceco.




