Allarme sicurezza al Pietro Cerulli

Due aggressioni in appena due giorni all’interno delle carceri Pietro Cerulli di Trapani. A denunciarlo è il segretario provinciale del sindacato di polizia penitenziaria Sinappe, Rocco Parrinello, che evidenzia come l’escalation di violenza rappresenti un serio rischio non solo per l’incolumità del personale, ma per l’intera tenuta del sistema penitenziario.

Il primo episodio si è verificato domenica scorsa: un detenuto, con l’evidente intento di provocare una rissa nel cortile passeggi, ha sottratto le chiavi a un agente in servizio, procurandogli un trauma al polso.
La situazione è ulteriormente degenerata nel secondo caso, avvenuto nel reparto Adriatico. Qui un detenuto affetto da disturbi psichiatrici, dopo aver più volte minacciato l’agente in servizio, lo ha aggredito violentemente. In entrambi gli episodi, i poliziotti coinvolti sono stati trasportati al pronto soccorso per ricevere le cure necessarie.
“È urgente adottare misure concrete e tempestive per garantire la sicurezza del personale di polizia penitenziaria”, dichiara Parrinello. Il Sinappe rinnova la richiesta di introdurre strumenti di difesa come il taser e le body-cam, oltre a sollecitare maggiori investimenti in tecnologia e sicurezza. “Servono interventi reali, non soltanto dichiarazioni di principio. I nostri agenti lavorano in condizioni sempre più difficili, ma continuano a garantire l’ordine con professionalità e coraggio”, conclude il segretario.
Il sindacato, a livello provinciale, fa inoltre sapere che nei prossimi giorni valuterà lo stato di agitazione, per ottenere risposte rapide e incisive a tutela di chi ogni giorno opera in prima linea nelle carceri italiane.