Dalla prima domenica di Luglio, rispettando le indicazioni del protocollo tra la CEI e il governo italiano, sarà possibile celebrare questo importante rito dell’iniziazione cristiana a piccoli gruppi (non più di 5 bambini per volta) organizzando la celebrazione in base al numero massimo di fedeli che ogni chiesa può contenere e limitando il più possibile il numero degli operatori per le foto e le riprese video. Il vescovo inoltre invita a considerare la possibilità di celebrare le Prime Comunioni in Messe diverse da quelle d’orario e anche nei giorni feriali e, qualora fosse possibile, in spazi all’aperto. Per quanto riguarda invece le Cresime, visto quanto stabilito da Protocollo tra la Chiesa italiana e il Governo al punto 3.10, non è possibile amministrare il sacramento. Le Cresime, pertanto, rimangono posticipate all’inizio del nuovo anno pastorale in attesa di nuove disposizioni da parte del governo e dell’autorità ecclesiastica. “Dal 18 maggio scorso siamo ritornati a celebrare le Sante Messe con le nostre comunità parrocchiali che, con senso di responsabilità, si stanno adeguando ai protocolli e alle disposizioni dettate dall’emergenza sanitaria in corso- scrive il vescovo – Il calo dei contagi ci fa ben sperare, ma dobbiamo ancora avere molta prudenza per celebrare le nostre liturgie in modo sicuro”.