Dopo le segnalazioni emerse nei giorni successivi alle consultazioni elettorali dell’8 e 9 giugno, le sigle sindacali Si.Na.Fi. (Sindacato Nazionale Finanzieri) e S.I.L.F. (Sindacato Italiano Lavoratori Finanzieri) hanno inviato oggi una lettera congiunta a tutte le Prefetture siciliane per chiedere maggiori tutele e un netto cambio di passo nell’organizzazione logistica e nella gestione dei servizi di supporto al personale delle forze dell’ordine impegnato nei seggi.
Nella nota – trasmessa anche ai Comandi regionali e provinciali della Guardia di Finanza – i sindacati sottolineano le criticità già emerse durante il referendum, in particolare legate alla distribuzione dei pasti, alla qualità degli alloggi temporanei e alle condizioni igieniche. In diversi casi, chi ha curato la distribuzione ha consegnato i pasti con forti ritardi, senza indicare gli ingredienti e talvolta in condizioni termiche non idonee. Alcuni operatori non hanno ricevuto affatto il pasto spettante, dovendo provvedere autonomamente.
A destare ulteriore preoccupazione anche la scarsa attenzione alle esigenze alimentari specifiche – come celiachia o intolleranze – e la distribuzione irregolare dell’acqua. Non sono mancate, inoltre, segnalazioni relative a materassi e cuscini sporchi e non sanificati, servizi igienici mal funzionanti e l’assenza di impianti di climatizzazione. In alcuni casi, come nella provincia di Catania, i responsabili dell’organizzazione hanno assegnato ai finanzieri brande con materassini gonfiabili, a differenza delle sistemazioni riservate ad altri corpi di polizia.
Le sigle sindacali, pur riconoscendo l’impegno delle autorità territoriali, invitano chi gestisce le assegnazioni future dei servizi a valutare non solo “l’appetibilità del prezzo”, ma anche “l’affidabilità dei fornitori, l’adeguatezza dei mezzi e il rispetto delle normative igienico-sanitarie”. L’obiettivo, scrivono, è “garantire la dignità e il benessere del personale impiegato”, affinché situazioni simili non si ripetano più.
La lettera segue un comunicato congiunto diffuso nei giorni scorsi anche da S.I.M. Carabinieri, SAPPE Polizia Penitenziaria e Si.Na.Fi., in cui si denunciavano disservizi analoghi registrati nel trapanese durante le giornate elettorali, con cene servite dopo le 22:00, porzioni inadeguate e assenza di alternative alimentari per chi ne aveva necessità.
«Ribadiamo la piena disponibilità al dialogo e al confronto – concludono i firmatari della lettera – convinti che solo una collaborazione attiva e trasparente possa portare a soluzioni efficaci e durature a beneficio del personale e del servizio reso alla collettività».