Erice, nuova lettera di sollecito: “Serve una mini-ambulanza”

ERICE. (lto) Dopo la vergogna, la beffa. Una turista resta a terra, sul basolato bagnato del centro storico di Erice, con una frattura alla gamba. Sotto la pioggia. In attesa – letteralmente – di un miracolo: che un’ambulanza si materializzasse tra le viuzze del borgo medievale. E il miracolo, alla fine si è compiuto, ma dopo oltre un’ora e mezza

Adesso Spunta l’ennesima lettera di sollecito, a firma del sindaco di Erice Daniela Toscano, indirizzata all’Azienda sanitaria provinciale, al presidente della Regione, all’assessorato regionale alla Salute. Un’altra. Probabilmente destinata a fare la fine delle precedenti: archiviata nel silenzio. Lo ha detto chiaramente lei stessa, con una punta di amarezza: “Sono anni che chiediamo, per iscritto e senza risposta, una miniambulanza”.

Il danno, intanto, è stato fatto. Un danno concreto, fisico – per la malcapitata turista – ma anche un danno d’immagine, difficile da cancellare. In un borgo che vive anche e soprattutto di turismo.

Toscano torna a chiedere – anzi, a pretendere – “una miniambulanza, con personale qualificato, per garantire soccorsi tempestivi nel borgo medievale”.

E se fosse stato un infarto?
Domanda retorica. La risposta la conoscono tutti. Anche il sindaco: sarebbe stato un epilogo tragico.

“Ringrazio – ha sottolineato Toscano – i residenti che si sono fermati per aiutare la donna. Ma è inaccettabile che si debba ancora confidare nel buon cuore dei cittadini per sopperire all’assenza di un servizio essenziale. Non è più tempo di promesse o silenzi. La nostra città chiede risposte. Subito”.

Le chiedono i residenti. Le chiedono i turisti. Le chiedono i fatti.