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“Dove la terra brucia”, la mostra a Calatafimi-Segesta

“Dove la terra brucia”. È questo il titolo della mostra che si sta tenendo in questi giorni a Calatafimi-Segesta e approvata dal Comune.  

A curare la mostra è SpazioEtere, un collettivo composto da nove artisti, provenienti da diverse regioni.

Il collettivo, nato nel dipartimento di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Roma, ha l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea sensibilizzando su temi sociali e ambientali.

SpazioEtere ha da poco avviato un progetto che prevede differenti mostre in diverse regioni. Il tema delle esposizioni è costruito in base alle caratteristiche territoriali, alle tradizioni e alla cultura del posto.

Le regioni scelte sono quelle di appartenenza di ogni artista, con l’obiettivo di portare la propria arte nella propria città. 

La prima mostra, dal titolo “Dove la terra brucia”, si tiene a Calatafimi-Segesta, città di appartenenza dell’artista Sofia Accardo, presso l’Ex Scuola di Santa Caterina.

Sarà possibile visitare la mostra fino al 25 agosto, dalle 19 alle 22.

Il concept si concentra sugli incendi stagionali e sulle conseguenze che questi eventi apportano alla popolazione, al turismo e al territorio: un fenomeno ricorrente che devasta le aree del Sud Italia.

Gli artisti, attraverso i loro linguaggi, stili e personalità, esplorano e indagano le diverse cause, dinamiche e conseguenze che ruotano intorno al tema degli incendi stagionali e della desertificazione. 

Il tema sarà riproposto per la Calabria e la Puglia, le quali, insieme alla Sicilia, vivono quotidianamente le conseguenze di tale evento.

«L’iniziativa – hanno dichiarato il sindaco Gruppuso e l’assessore Piera Prosa – affronta un problema gravissimo del territorio, motivo per cui abbiamo dato il pieno supporto.

Ricordiamo che lo scorso anno ben 622 ettari sono stati percorsi dal fuoco. Quest’anno, però, abbiamo il supporto particolare della protezione civile regionale insieme alle colonne mobili lombarde. Per questo siamo onorati e entusiasti di questa mostra e della bellezza dell’arte prodotta oltre al forte messaggio che sviluppa».

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