Ficuzza non dimentica il colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo.
Questa mattina, infatti, si è svolta la cerimonia in memoria del colonnello, assassinato dalla mafia il 20 agosto 1977.
La cerimonia si è svolta presso la stele commemorativa eretta nel luogo dell’attentato, con la deposizione di una corona d’alloro e la lettura della motivazione della medaglia d’oro al valor civile conferita alla memoria del colonnello Russo.
Presente l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo.
«È fondamentale mantenere vivo il ricordo di chi, come il colonnello Russo, ha pagato con la vita per garantire un futuro migliore a tutti noi. La sua figura va ricordata con profondo rispetto per il coraggio e l’integrità dimostrati», ha detto l’assessore.
«Russo – ha continuato Tamajo – non è solo un eroe dell’Arma dei carabinieri, ma un esempio per ogni cittadino che crede nella giustizia e nella legalità. Il suo impegno e il suo sacrificio ci ricordano quanto sia fondamentale continuare a lottare contro ogni forma di criminalità e corruzione».
Nato a Cosenza il 6 gennaio 1928, Russo ricoprì numerosi incarichi, tra cui il comando della Tenenza di Torino, di Alcamo, di Castelvetrano e di Palermo.
Negli anni Settanta, Russo indagò su alcuni sequestri di persona che avvennero in provincia di Palermo e di Trapani. Indagine che riuscì a imputare al boss corleonese Luciano Liggio.
Ad ucciderlo, il 20 agosto 1977, nella piazza principale di Ficuzza, furono Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca, Vincenzo Puccio e Giuseppe Greco.
I quattro spararono e uccisero non solo il colonello Russo, ma anche l’insegnante Filippo Costa.«Questa commemorazione – ha concluso Tamajo – a distanza di tanti anni dall’agguato mafioso, ribadisce il dovere della comunità di non dimenticare e di continuare a portare avanti i valori di legalità e giustizia per i quali Giuseppe Russo ha lottato fino alla fine».