Decine di artisti e performer per la rappresentazione tratta da un lavoro di Chiara Modìca Dona Dalle Rose

di Fabio Pace

Lo spettacolo “Judas, the guess”, la performance di EsosTheatre – Il Teatro degli Esoscheletri di Sasà Neri, con la partecipazione speciale delle artiste Solveig Cogliani, Chiara Modica Donà Dalle Rose, Sarita Marchesi, Rosa Mundi e con Marcello Consiglio, sarà in scena sabato 21 settembre, con inizio alle 18.30 nel giardino storico dell’antico Baglio Anselmi di Marsala sede del Museo – Parco di Lilibeo. Il lavoro, che vede l’intervento di numerosi artisti e performer, per questo definito “teatro totale”, è tratta da una interpretazione autentica del manoscritto “Judas the Guess: il processo dell’umanità” di Chiara Modìca Donà Dalle Rose. L’opera è stata presentata da WISH (World Intennational Sicilian Heritage) nell’ambito della BIAS (Biennale arte contemporanea sacra delle religioni dell’umanità) di cui è presidente la stessa Chiara Modìca Donà Dalle Rose. Avvocato, mecenate, intellettuale, artista, scrittrice, animatrice culturale, Chiara Modìca è tutto questo e, soprattutto, una cittadina del mondo che ama la Sicilia e la abita con le sue intuizioni culturali come WISH e BIAS, ponendole alla base di «un movimento culturale di rinascita completamente apolitico». Alla prima di “Judas”, Chiara Modìca ha definito questo movimento culturale «Neorinascimento» ed ha aggiunto conversando con i giornalisti: «la Sicilia è veramente grande e va scoperta e letta tra le sue maglie e le sue trame senza pregiudizio, deve scivolare dentro come l’onda del mare, ma ha bisogno del nostro aiuto. In questo ‘neorinascimento’ l’opera di teatro totale ‘Judas’ rappresenta un passaggio di straordinaria suggestione e ispirazione». «Judas, the Guess», porta in scena decine di artisti econiuga in unica rappresentazione pittura, installazione, recitazione, danza, canto e musica rigorosamente dal vivo con la regia di Sasà Neri e la scenografia di Rosa Mundi. Nel copione si ritrovano suggestioni ispirate, tra l’altro, da Gibran, De Andrè, Battiato, Bulgakov e Caparezza.